Consapevolezza alimentare a scuola


Domani inizia una nuova avventura.
E’ forse il progetto più “importante” tra tutti quelli portati avanti finora. Ed è anche quello che sentiamo maggiormente per l’impatto che potrebbe avere.

Una scuola superiore della nostra città, l‘Istituto Alberghiero Motti ha chiesto una nostra consulenza per delle lezioni teorico-esperienziali in cucina alle classi 2° del percorso di Formazione Professionale.
Saranno 12 mattine, ripartite tra 6 classi, quelle che trascorreremo con i ragazzi, per un totale di 48 ore di lezione.

Il progetto è molto bello.
Il fatto che un istituto alberghiero, da cui usciranno i futuri chef di domani, abbia voglia di comprendere nel suo panorama di studi anche qualcosa che tratti la salute a tavola ci ha entusiasmato da subito.


Avere una platea così è un sogno per la nostra voglia di divulgare: sono giovani, si occupano di cucina e probabilmente tanti di loro, un domani, lavoreranno in questo campo. E’ meraviglioso poterli sensibilizzare al rapporto salute-alimentazione, avere l’opportunità di gettare i semi per un consumo critico. Siamo felici ed emozionate! e pure un po’ timorose…
Sono pur sempre dei quindicenni che ci vedranno anzianissime e che potrebbero essere super critici e spietati nei nostri confronti!!

L’argomento che tratteremo sono gli snacks, da cui il nome di questo progetto “Snackiamoci bene”.
Abbiamo pensato che le merende sono l’unica cosa che questi ragazzi potranno ragionevolmente gestire in autonomia, senza dover coinvolgere tutta la famiglia, e per questa ragione abbiamo scelto questo argomento. Le lezioni saranno due per ogni classe. Affronteremo gli snack dolci nella prima e quelli salati nella seconda lezione.
Il tutto sarà supportato da una parte teorica coinvolgente ad interessante, con video e slides, per catturare, speriamo, anche l’attenzione a volte sfuggente dei nostri futuri amici adolescenti.
E a seguire tutti in cucina a preparare una decina di ricette (qualche classico nostro e qualche new entry creata apposta per l’occasione).

E nelle mille titubanze dell’ultima ora, tra la spesa e i preparativi del materiale, abbiamo un pensiero che ci sostiene: il gioco sarà valso la candela se anche solo uno di loro potrà far germogliare dentro di sè i semi che noi proveremo a piantare da domani in poi. Magari uno per classe!! Ma se poi sono due, tre, quattro… dieci… allora sentiremo di aver dato il nostro piccolo contributo a questi futuri uomini.

E ora a letto, che domattina alle 8 si va a scuola!

Silvia

 


Commenti (4)

    • Disanapianta

      Grazie!
      Oggi è stata una bella mattina. Piena di contenuti, ricette ed emozione (almeno da parte nostra!).
      E’ strano confrontarsi con degli adolescenti, soprattutto presi in gruppo. Sono buffi, simpatici, entropici, vivaci… e il guardarli con gli occhi della maturità regala delle belle sensazioni.
      Vedremo se la penserò così anche quando i miei figli saranno adolescenti!!
      Colgo l’occasione per risponderti anche alle domande che ci avevi fatto un mesetto fa, riguardo alla sterilizzazione dei vasi. Puoi stare tranquilla che in forno i vasi non si rompono. Evita solo di metterli a 250°! Per quanto riguarda la modalità, se statica o ventilata, io non mi ero mai posta il problema, ma secondo me è indifferente. Puoi usare l’una o l’altra, quello che conta sono temperatura e tempo. Spero di essere stata esaustiva, anche se in ritardo…
      A presto,
      Silvia

  1. gianna

    complimentoni per questa nuova ed importantissima esperienza “scolastica”. Sicuramente qualche semino germoglierà, ne sono certa. I nostri adolescenti sembrano distratti, disinteressati, invece sono attentissimi e pronti a cogliere al volo le opportunità che gli vengono offerte, e voi ne offrite loro di meravigliose. Buon rientro a scuola.

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