Il senso del cibo


Domani è Ferragosto. Sono felice di passarlo in città. Sono giorni freschi e soleggiati e la città semideserta regala momenti rari di silenzio.
Condividendo la stessa sorte cittadina le persone si sentono solidali, e si salutano.

Oggi ho intenzione di dedicare la giornata ai sapori balinesi, ho comprato un libro di ricette tradizionali, lo studio e reinterpreto qualche ricetta con il riso integrale che ho portato a casa.

Dedico un pensiero di gratitudine a chi quel riso lo coltiva, lavorando ogni giorno con pazienza e fatica. E riesce a mantenere il sorriso, coltivando, insieme al riso, modi gentili.

Questa mattina ho ricevuto un messaggio da un caro amico.
È una riflessione molto bella, che sento vicina.
Il senso di ciò che facciamo è renderla vicina anche alle persone che incontriamo.

« Come l’animale, anche l’essere umano deve nutrirsi per sopravvivere. Ma a differenza dell’animale, egli può, tramite la sua coscienza, trovare nell’atto di mangiare i mezzi per crescere psichicamente, spiritualmente. Il cibo rappresenta una manifestazione della Divinità, e occorre dunque studiarlo sotto tutti i suoi aspetti: da dove viene, cosa contiene, quali sono le qualità che gli corrispondono, quali entità se ne sono occupate… Tutta questa materia viva che contribuisce all’edificazione e al mantenimento del nostro corpo è fatta di energie, di particelle che non vengono solo dalla terra, ma dall’intero universo.
In origine, le piante e i frutti sono entità spirituali. Per preservare la vita in noi, quelle entità hanno dovuto conformarsi alle leggi della materia, vale a dire incarnarsi in un corpo fisico. Ecco perché, cercando di prendere coscienza della ricchezza e del valore del cibo, noi riusciamo a ricevere e a decifrare i messaggi che esso trasporta: il cibo ci racconta di come tutte le particelle che lo compongono hanno attraversato l’universo, quali entità hanno lavorato per far crescere la vegetazione e infondere in essa questa o quella proprietà. Il sapere che così riceviamo mangiando è un sapere vivo, poiché impregna tutta la sostanza del nostro essere. »

Omraam Mikhaёl Aïvanhov (1900-1986)

libro ricette