Agretti, che passione!


Come ogni primavera, un’insana passione mi coglie per una verdura buffa e insolita: gli agretti. Conosciuti anche come barba di frate.
“Il nome teconico è Salsola soda ed è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. E’ una pianta di piccole dimensioni (massimo 70 centimetri), annuale, e possiede foglie e fusto succulenti; cresce abitualmente nelle zone costiere ed è originaria del bacino del Mediterraneo” (Wikipedia).


Da un anno all’altro un po’ me li dimentico gli agretti. Sarà che li ho scoperti solo qualche anno fa e che non fanno parte della mia memoria storica, sarà che li si trova per un periodo minimo di tempo (praticamente è una toccata e fuga quella che fanno), sarà che non li conosce nessuno e quindi è molto difficile vederli sui banchi degli ortolani…
Ma ogni anno, quando li vedo per la prima volta, mi viene quasi un tuffo al cuore. Un entusiasmo infantile, come quando da piccola mi regalavano un gioco nuovo!

Sarei curiosa di sapere se capita anche a voi qualcosa del genere. Magari non con gli agretti, magari con un’altra verdura, o un frutto, che forse è più succulento… che so, le fragole? le ciliege?
Devo ammettere che da quando seguo in modo abbastanza ferreo la stagionalità di frutta e verdura, spesso mi capita di gioire per le primizie: che siano broccoli o fagiolini, uva o fragole, o come in questi giorni asparagi, piselli e fave, l’entusiasmo per un nuovo dono della natura è sempre grande. Per me e per i miei bimbi. Ricorderò sempre la gioia di Alice alla prima pasta con i broccoli, un paio di anni fa. Gioia che si è tramutata in insofferenza verso quello stesso ortaggio verso la fine dell’inverno!! Non ne poteva più… e nemmeno io!!

Quindi ora è il momento degli agretti, cucinati nel modo più semlice possibile.
Li vendono a mazzetti, legati con un elastico. Per pulirli è sufficiente tagliare le radici un paio di cenitmentri sopra l’elastico, eliminando così le radici e la parte più dura e legnosa, lavarli accuratamente in acqua fredda e poi sbollentarli per pochi minuti (4 o 5) in acqua già bollente e salata.
Scolarli e condirli semplicemente con olio, sale e limone.
Sono una delizia!!

 

Parliamo ora anche di un paio di comunicazioni di servizio.

  • La conferenza “Lo zucchero è un veleno?” prevista per il 7 maggio viene posticipata al 28 maggio.
  • La conferenza “Mangiare secondo le stagioni” viene posticipata a data da definirsi.
  • Il mese scorso è uscito un articolo molto molto molto bello su sulla rivista Phit con una nostra ricetta.
    E questa ricetta è stata immortalata dal fotografo Tommaso Riva, che ci è venuto a trovare nella nostra sede e che è l’autore anche dell’unica nostra foto in cui siamo decenti.
    Quindi grazie Tommaso! Te ne saremo grate per sempre!