Curiosità cinesi


Si dice qui in Occidente che i cinesi mangino tutto cio’ che si muove sulla Terra.



Domenica mattina ad Hangzhou.

Lungo la stradina di fronte al mio hotel, tutti i giorni al tramonto, prende vita il “night market”.
Fino alle 23 una moltitudine di persone si pressa tra le bancarelle di vestitini per cani, falsi di borse griffate, improbabili T shirt, calze, ombrelli, mutande, sgabelli, statuine, cinture e pantofole.
Durante il giorno il luogo invece e’ tranquillo e pieno di auto, come tutte le altre viuzze intorno.
Questa mattina al risveglio, la stradina, che vedo dalla mia finestra al sedicesimo piano, era invece deserta.

Verso le 7 pero’ ha cominciato ad animarsi: un altro mercatino!
Senza bancarelle: arrivano e dispongono la merce direttamente sul marciapiede o al massimo su una coperta.
Dopo colazione scendo a curiosare. Sono per lo più piccoli oggetti, soprammobili, monete, pietre dure, porcellane. Hanno tutte un aspetto vissuto, e’ un mercatino dell’usato.
Con pazienza osservo tutto.
Soppeso, chiedo il prezzo, contratto… Naturalmente io in italiano e loro in cinese, aiutati dalla lingua universale dei gesti e dei versi esclamativi.
Alla fine prendo una piccola teiera di terracotta, stara’ benissimo insieme alle altre nel mio nuovo armadietto del te’.
E’ arrivato insieme agli altri mobili, mi aspetta a casa.
Sara’ una delle belle sorprese che mi accoglieranno al rientro.
Contenta del mio acquisto continuo a percorrere la stradina. Attorno ad alcuni venditori si formano gruppi compatti di curiosi o di clienti, non so…

Non capisco cosa vendono, hanno davanti tante piccole scatole cilindriche.

Mi avvicino ma non riesco a vedere nulla. In questi casi si ricorre al metodo mongolo che ho visto avere buon seguito anche qui in Cina: sgomito, spingo e mi apro decisa un varco in mezzo alla gente.
Nessuno protesta o si risente, anzi. Davanti ad una cosi forte intenzione sono contenti di accoglierti nel gruppo. Ora finalmenteriesco a vedere qualcosa.
Santo Cielo sono grilli!

In ogni scatolina ce ne e’ uno!
Decine di scatoline impilate. . .
Ascoltando con attenzione, sotto al vociare sgraziato degli umani, si percepisce il loro canto delicato.
Che dolcezza il canto dei grilli, mi ricorda lo stupore, il senso di magia delle notti estive di quando ero bambina, quel suono morbido che pulsa, come un’onda. . .
Ma cosa fanno con i grilli?
Li mangiano?!?

No, non li mangiano, credo che questi siano dei piccoli campioni, presumo di salto. Si svolgono delle gare di grilli e attorno all’evento c’e’ poi tutto un giro di scommesse. In mezzo alle spiegazioni cinesi di questi uomini, molto divertiti dalla mia ignoranza, questo e’ cio’ che ho capito. Confido in Silvia che magari fara’ una piccola ricerca per spiegarci meglio queste gare di grilli.

Dato che questo e’ un blog di ricette, e la regola non scritta e’ che, almeno lateralmente, si deve toccare l’argomento cibo, mi sono premunita. Si tratta di un dessert squisito.
Grazie ad un’amica cinese, Eda, ho trovato il sago, mi sono procurata la ricetta tradotta in inglese e appena torno a casa la provo…  e poi ve la posto: Zuppetta di mango, sago e pomelo. Esotica ma squisita!

E se siete curiosi di cosa siano sago e pomelo… vi accontento subito!

Il sago è un amido estratto dal midollo di diverse specie di palma e è utilizzato come tutti gli altri amidi come addensante.

Il pomelo è un agrume, il più grande di tutti, ha una forma peculiare, come un agrossa pera e può arrivare a pesare fino a 10 kg. E’ originario proprio della Cina ed è piuttosto difficile trovarlo qui da noi. E’ ricchissimo di vitamina C, di betacarotene e di tutte le vitamine del gruppo B, compresa la B 9 (acido folico). E’ inoltre molto ricco di potassio, che è un ottimo tonificante per il cuore.

Sto tornando, a prestissimo….

Lorella

 

PS: sabato 29 saremo qui a vendere del sano street food vegetariano e vegano. Per la precisione vi delizieremo con bio-veggie hamburger e bio-veggie kebab. Non mancate!!