Mangiare in Libertà


Domani, 6 Dicembre, saremo in centro a Carpi sotto il tendone del Palavolontariato a parlare agli studenti di terza del liceo scientifico Fanti.
Il titolo dell’intervento è “Mangiare in libertà”.

Libertà dalla disinformazione televisa, dalla superficialità culturale del gruppo sociale, dal fardello ereditario delle credenze familiari.
Libertà di giudizio, osservazione critica della realtà esterna e di se stessi.

Caratteristiche proprie delle persone giovani, caratteristiche attualmente indebolite.

L’entusiasmo ideologico, considerato dai vecchi con una certa indulgenza, a volte rimprovero, quasi sempre nostalgia, prima di questa grande crisi si manifestava più baldanzoso.
Ora la disillusione toglie vivacità ai ragazzi, li rende prudenti anche nel sognare.

E’ bello nutrire gli altri. Il nutrimento si compone di molte forme di cibo.
Cibo per il corpo e anche cibo per la mente.
Di questo ci occuperemo domani.
La scaletta prevede argomenti piuttosto sostanziosi.

 L’impatto ambientale delle scelte alimentari
Le scelte come atto di responsabilità individuale, verso se stessi e verso gli altri
Il consumo critico esercizio di libertà
Riconoscere i condizionamenti e liberarsene: la manipolazione del marketing; la sotto-cultura televisiva; come nascono e si consolidano le credenze.
Quali sono le caratteristiche del cibo: distinguere il cibo dal non-cibo
Cibo industriale, prodotti raffinati: gli scopi dell’industria agrotecnoalimentare
Inquinamento del gusto: zuccheri e additivi alimentari
Impatto dell’alimentazione sulla salute: le evidenze scientifiche
Il vero cibo dell’uomo

A corredo documenti, risultati di ricerche, filmati.

Analisi critica delle proprie abitudini e autonomia di giudizio nelle scelte quotidiane legate al cibo sono stati i temi trattati lo scorso 27 novembre nella cucina di Santa Croce, sempre a Carpi. Il CSI insieme alla Casa del Volontariato ci ha chiesto di organizzare un minicorso con cena di degustazione: “Il Pasto dell’Atleta”.

Di solito le platee ai nostri corsi sono composte da persone mosse da motivazione individuale, quindi preparate in parte a ciò che ascolteranno, quasi sempre animate da pregiudizio positivo nei confronti degli argomenti che trattiamo.

Invece in questo caso il pubblico era incuriosito ma non ancora conquistato.

Nel corso della serata è emerso il bisogno di conoscere più a fondo la correlazione fra come ci sentiamo e il cibo che mangiamo.

Per noi è stata una serata molto bella, di grande soddisfazione.

Giocare fuori casa genera un filo d’ansia. In più il timore che palati poco abituati trovassero difficili le nostre preparazioni. Invece i nostri ospiti hanno mangiato tutto con gusto e i più giovani, c’erano anche quattro corsisti-atleti di undici anni, chiedendo ripetuti bis. Riccardo Soragni, allenatore illuminato e persona ricca e profonda, ci aveva rassicurato.  Mentre noi, appena prima di cominciare, venivamo colpite a turno da lampi di insicurezza, lui non ha mai vacillato, fermo nella sua serena tranquillità di operare per il bene dei ragazzi.

Lo ringraziamo profondamente per la bella opportunità che regala a noi e ai ragazzi della squadra.

Per conquistare la benevolenza del pubblico abbiamo giocato un jolly: centrifugato di stagione e barretta dell’atleta, credo che questo li abbia addolciti.

Lorella