Cosa nascondono i flauti?


Sarà che sono reduce da una serie di corsi, sarà che ogni volta che ci immergiamo nella cucina come solo durante i corsi può accadere mi sento ancora più sensibile verso certi argomenti, sarà che ho due bambini di 9 e 5 anni che vivono nel mondo e che si confrontano con i loro coetani e molto spesso mi chiedono di poter mangiare merendine, caramelle, cioccolatini, biscotti, gelati, succhi, thè, bevande al cioccolato… saranno tutte queste ragioni insieme, ma stasera, navigando qua e là mi sono imbattuta, e mi ci sono soffermata, in questo articolo de “Il fatto quotidiano”.

Vi racconto brevemente cosa dice.

L’antefatto è che già all’inizio di settembre il sig. Roberto La Pira della redazione de “Il fatto quotidiano” aveva scritto un articolo in cui denunciava lo spot dei Flauti del Mulino Bianco (spot flauti Mulino Bianco) per qualcosa che potrebbe essere definito pubblicità ingannevole. Infatti il regolamento CE n.1169/2011 prescrive che, nella pubblicità, qualsiasi espressione anche solo velatamente suggestiva dell’esistenza di un legame tra il consumo del prodotto alimentare e la salute, debba essere accompagnata da un claim nutrizionale o salutistico, conforme alle prescrizioni del regolamento stesso e precisamente riportato in etichetta.

La pubblicità in esame recita: “Non lo mangio perchè è buono, lo mangio perchè è sano”. È l’ultimo spot di 15 secondi delle merendine Flauti firmate Mulino Bianco Barilla.

La frase è molto efficace anche perchè viene detta da una bambina (con un fare velatamente ammiccante) al suo amichetto mentre addentano la golosa merenda. Anche l’ambientazione è impeccabile come pure la scenografia (Barilla non delude mai!). C’è però un particolare sfuggito agli autori. La normativa europea vieta qualsiasi riferimento tra un alimento e la salute in assenza di valide argomentazioni scientifiche. La norma è stata varata per impedire alle aziende di attribuire ai prodotti caratteristiche salutistiche inesistenti, come è avvenuto in passato per integratori e altri prodotti zeppi di vitamine e minerali o di sostanze esotiche.

L’autore dell’articolo aveva dunque chiesto un intervento della Barilla per interrompere la campagna o modificarne il messaggio.

Non avendo però ricevuto alcuna risposta dalla ditta produttrice, il 28 settembre aveva fatto partire una rischiesta al Giurì della pubblicità e all’Antitrust affinchè lo spot venisse censurato.

Anche l’Unione Nazionale dei Consumatori (UNC) ha denunciato lo spot all’Antitrust con queste motivazioni espresse, nel comunicato stampa del 17 ottobre, da Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC che dichiara che lo spot in questione veicola «un modello comportamentale sbagliato, soprattutto se pensiamo che i principali destinatari sono i bambini, ai quali piuttosto sarebbe bene insegnare fin da piccoli il valore di una corretta alimentazione, in cui magari a merenda ogni tanto si preferisca un frutto ad uno snack. Sembrerebbe – continua Dona – che la pubblicità Barilla violi la normativa europea che vieta qualsiasi riferimento tra un alimento e la salute in assenza di valide argomentazioni scientifiche».

Questo è quanto.
La pubblicità dei Flauti sembra essere fortemente ingannevole…

Lasciamo che ognuno di noi valuti la questione e tragga le sue conclusioni.
Per potersi fare un qadro completo di ciò di cui si sta parlando, occorre andare a leggere l’elenco degli ingredienti di questa merendina. (Chi ha fatto uno dei nostri corsi, sa quanto questa parte ci sta a cuore!). Guardiamola insieme.

Ingredienti: Crema al latte 40% (grassi vegetali non idrogenati, zucchero, latte fresco pastorizzato Alta Qualità 18% corrispondente al 7,2% sul prodotto finito, sciroppo di glucosio, latte scremato in polvere 9,9% corrispondente al 4% sul prodotto finito, proteine del latte, amido di riso, fibra solubile: oligofruttosio, siero di latte, aromi), farina di grano tenero tipo “0”, yogurt, margarina (grasso vegetale non idrogenato, acqua), zucchero, tuorlo d’uovo, sciroppo di glucosio-fruttosio, burro, aromi, emulsionante: mono e digliceridi degli acidi grassi di origine vegetale, lievito naturale, glutine di frumento, sale.
(Se vuoi saperne di più, qui trovi un articolo interessante ed esaustivo)

Hai letto bene? Ora una domanda per te? se per caso ti capita di fare in casa un pan di spagna (perchè di questo si tratta) quanti ingredienti usi? e quali sono? e se per puro sfizio ti viene voglia di farcirlo con una cremina al latte, quali altri ingredienti aggiungi?
Bene, ora confronta il tuo elenco con quello degli ingredienti dei flauti. E… inorridisci!

Impariamo a leggere le etichette!! è fondamentale per poter davvero scegliere e per camminare nella direzione dell’alimentazione consapevole.
A questo proposito consiglio il testo “Gli additivi alimentari” di Matteo Giannattasio* e Carmen Rubacaudo.

Buona lettura!

Silvia

 

* Matteo Giannattasio. E’ direttore scientifico di Valore Alimentare. Medico e agronomo. Attualmente tiene il corso “Qualità degli alimenti e salute del consumatore” all’Università di Padova e collabora con il Servizio di Allergologia dell’Istituto dermatologico “San Gallicano” di Roma.

PS: è notizia di pochi giorni fa che è stato censurato lo spot della Coca Cola che vede come testimonial lo chef Simone Rugiati, noto volto televisivo.
E’ ancora in itinere invece la richiesta, avanzata da Altroconsumo e Il Fatto Alimentare, riguardo la censura dello spot della Nutella che vede coinvolta Tata Lucia come testimonial.