Non tutte le ciambelle


Vorrei raccontare anch’io le mie ultime vicissitudini in cucina.

Domenica passata, mentre le sisters cucinavano, chi in pigiama e chi vestita, a casa di Francesca, io mi cimentavo in una produzione in solitaria di un paio di dolci vegani che si contendevano il privilegio di allettare qualche palato fortunato nei giorni successivi… Dunque domenica fra i fornelli anche la mia e mi rammarico che il post arrivi solo ora, ma dopo averlo buttato giù di getto domenica esra, non ho più avuto il tempo di ridargli un’occhiata, giusto per togliere i macro errori (magari nella stanchezza mi ci era finito pure un errore grammaticale, non sia mai detto!!)

Duque, la mattina è iniziata un po’ di corsa perché nel posto dove nascerà la nuova sede di Disanapianta c’era un incontro particolare: ci siamo trovati, in una trentina di persone, a prendere un “ bagno di suono” con un Gong Planetario e vari altri strumenti.

Il Gong è uno strumento antico che gli sciamani usavano già 4000 anni fa per il suo potere straordinario di trasformazione. E’ lo strumento più risonante conosciuto. Nel “prendere un bagno di suono” vieni abbracciato da un soffice campo ricco di armoniche in cui tutto l’essere viene rinvigorito e armonizzato. Il suono primordiale OM del gong entra nel corpo, massaggia ogni cellula, regolarizza le onde cerebrali e guida in uno stato di sogno consapevole. E’ stata un’esperienza molto bella e profonda.

Poco dopo mezzogiono si torna a casa ed è ora di pranzo. Alberto ed io ci siamo fatti una polenta, quella di grana grossa, macinata a pietra… buonissima.

Per condirla ho preparato una variante personale della salsa BaCiCa.

Sicuramente ti stai chiedendo cosa caspita è la BaCiCa. Bisogna fare una premessa: per molte tradizioni di cucina naturale il pomodoro è un alimento particolare, per alcune è proprio da evitare, per altre non si deve abusarne… comunque tutte concordano che d’inverno il pomodoro è out. Devo dire che anche io sento il pomodoro un po’ forzato in inverno… personalmente ai primi cenni di brezzolina autunnale il pomodoro non viene nemmeno più contemplato come alimento commestibile, sparisce letteralmente da qualsiasi piatto io prepari.

La grande sfida del pomodoro, e del sugo di pomodoro, che per noi italiani è un must assoluto per condire la pasta (d’altra parte se non mangi la pasta col sugo, sottinteso di pomodoro, con che cosa la mangi?!?!) è che il suo colore, la consistenza della passata, la sua nota dolciastra e allo stesso tempo acidula, fino ad ora non avevano sostituti.

Ecco invece che la salsa BaCiCa offre la soluzione: un sugo rosso e morbido come il pomodoro, un giusto equilibrio fra dolcezza e acidità. Per la mia versione solo ingredienti autunnali : carote, rape bianche e rosse, sedano, cipolla.

Un sugo fantastico… Però l’argomento di questo scritto era un altro e per la “salsa rossa”, ho deciso di chiamarla così, bisogna aspettare qualche giorno, devo rifinire la ricetta e riprovarla prima di renderla pubblica…

L’argomento, come dicevo all’inizio del post, era la domenica fra i fornelli.

Dovevo lavorare su dei dolci… ora bisogna dire che non amo molto fare i dolci, solo i biscotti hanno il mio amore incondizionato. Invece dovevo provare due tipi di muffins, ricette nuove…

La ricetta nuova è sempre fonte di perplessità, o ti fidi ciecamente della fonte o devi sapere che stai correndo un rischio. Una delle due (muffin vegani con mele, nocciole e mirtilli) è andata benissimo,  ho fatto qualche modifica, adattata alle nostre esigenze, i fortunati la assaggeranno presto…per l’esattezza sabato, all’Excellence Coaching

L’altra invece, che vantava ingredienti meravigliosi quali il caco e il melograno, è stata fonte di grande abbattimento. Intendo proprio un abbattimento totale, mio e dei poveri muffins che, usciti dal forno, in circa dieci secondi si sono spalmati sul fondo dei pirottini, adagiati sulla placca da forno, vinti dall’inesorabile peso della forza di gravità.

Erano le undici di sera, Alberto era uscito, ed io, sola in casa, davanti alla desolazione degli stampini col loro contenuto vergognosamente schiacciato, non ho avuto cuore di telefonare alle sorelle in  cerca di consolazione…

Ho preso la Cippi e Goku, i miei compagni canini, e dopo aver sfumato lo sconforto tra i tigli del parco, me ne sono andata a letto, sempre in loro compagnia, senza più passare dalla cucina…

Lorella