La colazione di S. Stefano (centrifugato, crema salata d’avena, avocado al cumino, caffè speziato di cereali)


Come ogni anno arriva il Natale con le sue giornate turbinose e allegre, e come ogni anno arriva il 26… giorno di riposo e tranquillità.

Questa mattina mi sono svegliata un po’ sofferente… mal di testa, la gola arrossata e bruciante, quel formicolio dentro al naso… i sintomi del raffreddore galoppante. Sono rimasta lì nel letto a coccolare quel malessere fisico al caldo della gioia interiore.

Che bello una giornata lenta e tranquilla…. senza null’ altro da fare che ascoltarsi. Prendersi cura di sè, volersi bene. È proprio la giornata ideale per farlo. Alberto si è alzato per primo e ha preparato un tè verde…. me l’ha portato a letto… che lusso sublime. Poi, dopo i riti di inizio giornata, ho preparato la colazione, che data l’ora, definirei più un brunch.

Ecco la nostra colazione di S. Stefano:

  1. Centrifugato di carota e clementine
  2. Crema di avena salata con alga nori e prezzemolo
  3. Pane tostato
  4. Avocado al cumino
  5. Caffè di cereali alle spezie
  6. Biscottini al cioccolato per finire in dolcezza (questi però non li ho fatti io…)

 (Dosi per due persone mediamente affamate)

1. Per prima cosa il centrifugato di carote, perché sentivo il bisogno di qualcosa di forte e vitale che mi aiutasse col raffreddore (6 carote belle grosse lavate, 2 clementine sbucciate: centrifugare e bere subito, prima che le vitamine volino via). Poi preparare il resto, così trascorre almeno mezz’ora prima che si assuma altro cibo e il corpo ha il tempo di assimilare il bicchierone di succo vitale di carote e frutta, va benissimo aggiungerci anche 1 mela!

2. La crema di avena, così morbida e avvolgente, è come una coperta… ti riscalda dentro. Mettere 6/8 cucchiai di fiocchi di avena in una piccola pentola e aggiungere circa 3 volte il volume di acqua. Salare con poco sale marino integrale e aggiungere 4/5 cm di alga kombu. Lasciar bollire a fuoco dolce per 8/10 minuti e poi lasciare riposare ancora qualche minuto. Deve avere una consistenza densa e cremosa, piuttosto morbida. Servirla in scodelle individuali e condire con poco olio di oliva, un cucchiaino di shoyu, prezzemolo tritato, alga nori in fiocchi. (I partecipanti del corso di ottobre hanno assaggiato questa crema salata proprio a colazione e, benchè inizialmente qualcuno di loro ci guardasse un po’ perplesso, ha ricevuto un consenso unanime!)

3. Un paio di fette di pane integrale di segale e lino ben tostate (pane che ovviamente risale a giovedì o venerdì, non ricordo bene, ma una volta tostato è buono come appena fatto).

4. Invece della crema di avocado, il famoso guacamole, a me ogni tanto piace trattare l’avocado come un carpaccio. Quando si va a comprare l’avocado in negozio lo si trova sempre duro come un sasso: l’avocado ha bisogno di acclimatarsi. Se si ha fiducia e si portano a casa 2 o 3 avocados, loro, felici di stare al calduccio, in due o tre giorni maturano, e dopo si possono consumare o mettere in frigo per conservarli ancora uno o due giorni.

L’avocado dicevo… Lo lavo, lo sbuccio e lo taglio a fette disponendole in un piatto. Poi ci spremo il succo di mezzo limone, un po’ di sale, pepe, cumino in polvere e un filo di olio di oliva… in due minuti è pronto… gustosissimo su una fetta di pane integrale tostato…

5- Del caffè di cereali ho dato la ricetta un sacco di volte. Ma per quelli pigri che non hanno voglia di cercarla la riscrivo… Poi oggi pigri mi sa che lo siamo un po’ tutti… Questa è la versione invernale riscaldante:

  • 1 litro di acqua
  • 2 stelle di anice stellato spezzettate
  • 4 chiodi di garofano
  • 1 stecca di cannella di 8/10 cm
  • 1 pezzo di zenzero fresco di 3/4 cm tagliato a fettine
  • 4 cucchiai di tostato di cereali

Mettere l’acqua in un tegame adatto e aggiungere le spezie, poi il tostato di cereali e far bollire per 5 minuti.

Io amo berlo caldo caldo, macchiato con un po’ di latte di mandorle e una spruzzata di succo d’agave. E’ la mia bevanda irrinunciabile di ogni giorno.

Dopo colazione mi sono messa sul divano, coperta con un plaid color arancio, a godermi il regalo che Disanapianta ci ha fatto: un libro di ricette di cucina cinese, in inglese. Piacere e studio insieme…

La prossima ricetta la gusterete con i chopstick!

Lorella