Capperi e libri. E Cavatelli in ricetta.


Pochi giorni fa è arrivato un pacco. L’avevo spedito io. Cinque chilogrammi, imballati con cura e cubetti di polistirolo, di odori e sapori siciliani.

Stamattina ne è arrivato un altro, pieno degli ultimi libri ordinati. Altri cinque chilogrammi.

 

Esempi di contenuto dei due pacchi:

Capperi sottosale. Cava d’Ispica. Una cava lunga tredici chilometri. Pareti rocciose e necropoli rupestri. Cespugli fitti di capperi e fichi selvatici. Aria secca profumata di mare.

Pomodoro Ciliegino di Pachino IGP (Indicazione Geografica Protetta). Strada da Pachino a Portopalo di Capo Passero. Su entrambi i lati coltivazioni di pomodori. La terra è calda e secca, chiara, ricca di sali. Poi, sulla destra, si vede il mare.

Cavatelli. Pasta di grano duro tipica di alcune regioni del Sud Italia. Dall’impasto fatto con  semola di grano duro e acqua si lavora a mano la pasta, in piccoli pezzi, ricavando un’incavatura al centro, da cui il nome.

La scienza e il campo akashico(*). Connessione e memoria nel cosmo e nella coscienza: una Teoria Integrale del Tutto
Ervin Laszlo(**)

Lo Zen e l’Arte di Cucinare. Come riscoprire il piacere di una cucina consapevole
Anna Fata

 

CAVATELLI E FAGIOLINI CON BATTUTO DI CAPPERI E POMODORI SECCHI
(ricetta per 2/3 persone)

  • 150 g. di cavatelli artigianali biologici
  • 200 g. di fagiolini
  • 2 C. di capperi sotto sale
  • 1 C. di pomodori ciliegini secchi
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 C. di olio evo
  • 1 pizzico di peperoncino (facoltativo)
  • 1 c. di prezzemolo tritato
  • sale e pepe

Dissalare i capperi lasciandoli una decina di minuti a bagno in acqua fredda, lavarli e strizzarli.
Mettere sul fuoco una pentola capiente di acqua e salare quando bolle.
Nel frattempo lavare i fagiolini e spuntarli da un lato, lasciando il cornetto dall’altro. Quando l’acqua bolle tuffarvi i fagiolini e farli cuocere per 8 minuti, poi scolarli conservando l’acqua. Fermare la cottura sciacquandoli in acqua fredda. Tagliarli a tocchetti e tenerli da parte.
Rimettere sul fuoco l’acqua dei fagiolini, controllare che vada bene di sale, e cuocervi la pasta per il tempo indicato. Dopo circa 25 minuti controllare che sia cotta al dente, scolarla e raffreddarla velocemente sciacquandola in acqua fredda. Conservare mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta.
Versare i cavatelli tiepidi in una ciotola larga, condirli con un filo d’olio evo e mescolare. Su di un tagliere triturare a coltello lo spicchio d’aglio, i capperi e i ciliegini secchi.
In una larga padella scaldare due cucchiai d’olio e aggiungervi il trito. Dopo alcuni minuti aggiungere anche i fagiolini e far insaporire per cinque minuti. Unire in padella i cavatelli, mescolare bene e se necessario aggiungere un po’ dell’acqua di cottura conservata.
Aggiustare di sale e pepe, e di peperoncino se gradito. Lasciare insaporire a fuoco vivace per alcuni minuti. Servire nei piatti individuali cospargendo di prezzemolo tritato. Questa preparazione è squisita anche fredda.

 

(*) Akasha è un campo di interconnessione cosmica. E’ alla radice della realtà. Conserva e trasmette ogni evento avvenuto in ogni tempo. Un mare sottile di onde energetiche da cui nascono tutte le cose: atomi, galassie, stelle, esseri viventi, coscienza.

(**) Laszlo è filosofo della scienza e teorico dei sistemi.

 

 

Lorella