E’ finito il corso La Primavera in Cucina


Eh sì… è finito un altro corso.

Mi si alternano due modi di sentirla e viverla, questa fine:

il primo, e più frequente, è un modo nostalgico in cui mi manca l’aver vicino le persone che abbiamo incontrato, di cui mi tornano in mente il sorriso, le parole,  l’espressione, a volte perplessa, a volte sorpresa, a volte seria e concentrata... e mi sento un po’ malinconica perché vorrei anche oggi incontrarle di nuovo queste persone e fare un altro pezzo di strada insieme, mi accorgo fortemente che mi mancano;

l’altro invece è un calore pulsante dentro, è il senso di pienezza, è la chiara percezione che in qualche modo ora abbiamo qualcuno in più nella nostra vita, dei compagni di viaggio nuovi.

E sono certa che faremo ancora della strada insieme.

Sembrerà forse strano che facendo un corso di cucina si possano stabilire dei legami così profondi… ma lì, in cucina, durante le colazioni, le lavorate insieme, i commenti sul cibo ci apriamo il cuore, ci parliamo di noi intimamente… e io mi sento a casa, mi sento accolta, mi sento veramente che tutti ci stiamo volendo bene.

E’ il tavolo ideale di una grande famiglia unita.

E questo credo che sia rivoluzionario. Credo che sia una speranza per tutto il genere umano.
Ci ho messo un po’ di tempo a trovare le parole per scriverlo, da sola è più difficile.
Sono tornata a casa, mi sono ritrovata nelle mie difficoltà attuali. Le energie, dopo il livello alto dei giorni scorsi, sono crollate. Ci è voluto un po’ più del previsto…
Avrei voluto scrivere il mio commento ieri sera, invece non sono riuscita.
E quindi sono qui sul letto alle sei del mattino…

Voglio cominciare questa giornata solo dopo avervi scritto ciò che è stata per me questa esperienza.

Sono arrivata a questo corso con l’energia bassa, tornavo da un viaggio impegnativo, ero stanca e provata fisicamente, mi sentivo emotivamente molto fragile per una situazione personale difficile che sto attraversando….
Quando sono arrivata venerdì mi chiedevo come avrei fatto a reggere. Mi sentivo incapace di mettere in fila le parole e i pensieri che le muovono. Provavo un senso di inadeguatezza e una forte tentazione di rinuncia.
Poi il corso è cominciato, siete arrivati uno alla volta, la gioia di rivedere un volto conosciuto, la curiosità di conoscere un volto nuovo…
Ho cominciato facendo affidamento solo su di voi, perché su di me mi sentivo di non poter contare.
Tutti voi, voi partecipanti al corso e tutti quelli che si muovevano con me in cucina, le sisters di nascita e quelle acquisite, mi avete accettata così come ero… e apprezzata anche così… per quello che sono e non solo per ciò che faccio o che so.
Questo mi ha “curato”, mi ha aiutato a ritrovare coraggio, a ricostituire le mie energie.
Ero sola in un baratro di solitudine e, un passo alla volta, sono riemersa.
Grazie. Davvero grazie a tutti.

Magari voi neanche lo sapevate che mi stavate aiutando…
Il vostro essere lì presenti, in modo sincero e autentico mi ha permesso di ritrovare la fede nel processo, nel benevolo disegno che opera anche sotto alle nostre piccole e grandi tragedie.

 E per tornare alla cucina, ciò che si può fare, e che fa una differenza, è questo:
esserci con autenticità, essere presenti in ciò che si sta facendo;
avere la consapevolezza che si cambia il mondo con ogni piccolo gesto sincero;
questo è l’ingrediente segreto che permette la riuscita di ogni piatto;
questo aiuta e cura noi stessi e gli altri.

Un abbraccio danzante a tutti!!!!

Lorella

 

PS: ecco le foto di qualche piatto, di cui prima o poi, pubblicheremo la ricetta… promesso!!

 


Commenti (3)

  1. luciana amato

    Ciao Lorella,
    riemergo dall’oblio per raccontarvi che a distanza di tre mesi, dopo aver frequentato il vostro corso
    “IL CALORE NASCOSTO DELL’INVERNO”, sono felice di quello che ora posso sperimentare e del gusto che ho nel cucinare scegliendo ciò che può far BENE.

    Ho anche capito che la cucina “consapevole” può anche essere una terapia per i momenti DOWN che vedo anche ad altri possono accadere.

    Ho maggiormente acquisito la consapevolezza che il Cucinare con passione equivale ad esprimere gioia di vivere e desiderio di prendersi cura delle persone che ci sono vicine.
    Ancora dunque un grosso augurio per il vostro lavoro.
    Luciana

    • lorella braglia

      Grazie Luciana, che belle cose che ci scrivi….
      E’ proprio questo ciò che ci proponiamo.
      Spero di vederti presto.
      Continua a cucinare con gioia…anche questo è un modo per migliorare il nostro mondo.
      Un abbraccio!

  2. Mariarosaria

    Dal cibo alle parole il passo è breve soprattutto se il cibo è sano e fatto con il desiderio di condividerlo…
    Mi fa piacere che “inconsapevolmente” ti abbiamo aiutato a sentirti meglio… cioè a percepire quella parte di te che ha voglia di sorridere nonostante il momento difficile.
    Quando parliamo mostriamo ciò che siamo e nell’ascolto dei nostri discorsi riusciamo a sentire la nostra sincerità. Per questo prendere la parola non è mai semplice, ma è un’esposizione agli altri e a noi stessi. Chi è ferito sente con più difficoltà questa esposizione al mondo e vorrebbe sottrarsi, ma a volte accade che qualcuno sa cogliere la nostra sensibilità e ci soccorre anche inconsapevolmente.
    Buon vento!
    Mary

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