Il mio Beautiful Day


Ieri è stata una giornata intensa…

 

Sono partita al mattino per Milano, scortata da fedeli compagni di viaggio (Silvia, Angelica e Fabio, il suo fidanzato), in perfetto orario per intervenire come speaker (che ridere che mi fa ‘sto nome!) al mega corso di Ekis, ovvero al Beautiful Day.

Siamo arrivati a destinazione diverse ore prima del previsto, così ci siamo gustati qualche parte di corso e soprattutto il mio personale camerino!!! (Ma ci pensate al ridere che ci ha fatto sapere che avevo un camerino???!!!!).

Ci siamo molto divertiti nel prenderci in giro in questo ruolo di pseudo vip con il camerino… tanto che avevo pure invesito Fabio del ruolo di mio personale bodyguard….

L’entrare in un teatro gremito da 1200 persone devo dire che è stato molto emozionante… questo però non ha reso difficoltoso l’andare sul palco a parlare a tutte quelle persone, perchè “padroneggiavo” bene l’argomento, mi sentivo forte delle cose che sarei andata a raccontare, era tutto sotto controllo insomma…

Poi è iniziato il conto alla rovescia, mi sono ritrovata sotto i riflettori (alla faccia dei riflettori, credo che il pubblico con una mia inquadratura potesse riuscire a contarmi uno per uno i peli delle sopracciglia, che, diciamocelo pure, non erano nemmeno molto in ordine… che novità…) ed ho iniziato a raccontare la mia storia: il percorso universitario, la vita in laboratorio, poi la scelta di cambiare lavoro e di dedicarmi a ciò in cui credevo veramente, ovvero l’alimentazione….

Ero completamente rapita dai miei contenuti, ma ad un certo punto ho realizzato con grande sconcerto, che essere lì davanti mi richiedeva una quantità di energie così grande, ma così grande, che io quella quantità lì, non l’avevo messa tutta da parte prima di salire!!!

Era come se l’energia, dal fondo del teatro, mi venisse risucchiata e in quel momento ho percepito nettamente quanto ero piccola, quanto ero “solo una”, quanto fosse più difficile, “da soli”, portare avanti le proprie idee, sostenere i propri ideali…

Ho realizzato tutto di un colpo quale è il senso profondo di quello che faccio, ovvero del cucinare, del fare corsi, del parlare di alimentazione…

Mentro ero impegnata a parlare d’impronta ecologica, di debito verso la nostra terra, d’incidenza dei tumori e di glicemia, nella mia testa si è fatto strada un pensiero lucido e prepotente (prepotente soprattutto considerando il momento inopportuno per affiorare!).

Il pensiero mi urlava queste cose:

…che il bello di fare ciò che faccio ogni giorno è di farlo insieme alle persone che amo….

…che il bello di aver creato una sede è che esisterà sempre un posto dove ritrovarci, dove chiaccherare, dove poter decidere che il mondo si ferma per un pò e può aspettare, dove accogliere chi ha bisogno di riposarsi dalle fatiche della vita…

…che il bello di fare corsi è che in poco tempo ti ritrovi intimo e vicino con una persona che fino a poco tempo prima non sapevi nemmeno chi fosse e sei riuscito a dargli qualche strumento in più per vivere meglio…

…che sarebbe stato molto più facile raccontare tutte quelle cose interessanti se sul palco con me ci fossero state Lorella, Silvia, Alice, la Silvietta, l’Angi, la Giannina, i nostri super corsisti, i nostri affezionati lettori del blog, le mamme meravigliose della scuola steineriana dei nostri bimbi e chi più ne ha più ne metta…

Se questo pazzo pensiero lo avessi concretizzato a priori nella mia testa, se dall’incoscio si fosse manifestato consciamente prima di salire sul palco,  sarrebbe stato di una potenza e di una forza così grandi che di sicuro mi avrebbe messo nelle condizioni di “sostenere” ancora meglio quella grande distesa di platea davanti a me… peccato, avrei certamente ‘performato’ meglio…

Ad interferire sul mio lavoro di relatrice, oltre al mio pensiero esistenziale, ci si sono messi pure i vari personaggi il cui ruolo era quello di gestire al meglio l’evento (perchè un evento così grande ha bisogno di un direttore di palco, di un responsabile regia, di un sacco di figure attente al funzionamento della grande macchina dello spettacolo).

Tali personaggi (Milo ad esempio, per citarne uno…) sono stati bravissimi ed impeccabili, con l’attenzione alta per tantissime ore ed una concentrazione straordinaria.

La sfortuna però ha voluto che non avessero fatto i conti con la mia professionalità di speaker ancora in erba e così, ad un certo punto, hanno iniziato a lanciarmi messaggi sul GOBBO (mega video che vedevo solo io, dislocato ai piedi del palco) del tipo “mettiti bene il microfo, controlla il timer, il tempo a disposizione ti sta per scadere…) ed io tra il pensiero esistenziale prepotente, il mandare avanti le slide in modo sincrono con quello che stavo dicendo, il verificare su un altro monitor quale slide sarebbe uscita dopo, i messaggi minatori sul GOBBO, ho iniziato a vacillare un pochino (sia metaforicamente che, temo, fisicamente) e a tirare le somme per concludere al più presto il mio speach… Così sul finale sono stata un pochino sbrigativa!

Alla fine però la grande platea mi ha congedata con uno scrosciante applauso e gran parte dell’energia spesa mi è tornata indietro sottoforma di tanto calore e amorevollezza… meno male.. forse che tutti i turbamenti che avevo vissuto, ero riuscita a tenerli sotto controllo e a non manifestarli ai miei interlocutori?!?

Sta di fatto che alla fine me la sono cavata… avrei preferito essere completamente dedicata al mio pubblico piuttosto che ad altri tribolamenti, ma pazienza, migliorerò col tempo… o con i prossimi Beautiful Day…

Un pensiero speciale, a posteriori va a Livio che mi ha dato la possibilità di fare questa esperienza estrema e rafforzante… ma soprattutto va a lui per quello che è come uomo…

per credere fino in fondo nel suo lavoro che è anche la sua vita…

per essere capace di mettersi in discussione, ma di non vacillare mai…

per l’ingenuità e la saggezza insieme con cui  muove ogni passo…

per la fiducia sincera e incrollabilale che ha in ogni essere umano…

Ed ora, vado a letto… ci sone delle forze da recuperare!!!

Alla prossima,

la vostra speaker, Francesca

 

PS: stay tuned: Silvia mi ha promesso che domani metterà online uno stralcio del mio intervento!!

 

 

 


Commenti (6)

  1. davide

    sei stata fortissima e convincente! anzi mille grazie per i messaggi di vita che diffondi!
    oggi per me è così, messaggi di vita e messaggi di morte, che piaccia o no, che si sappia o no.
    idee tante, le metto insieme e intanto per diffondere quanto ho appreso ho cominciato a scaricare le regole per fare la spesa, ne ho parlato con mia moglie, ci siamo iscritti a newsletter e cominciamo così a camminare…alla rovescia! passo passo…e vedremo.
    grazie, grazie, grazie infinite!
    cmq sei stata bravissima davvero, altro che storie!
    Davide

  2. Sara

    Mi unisco Davide nel farti i complimenti: bravissima!! Ed efficace perchè hai smosso qualcosa o meglio, hai messo un seme (buono) nelle nostre coscienze. Fino a prima di sentire il tuo intervento, ero convinta di essere una persona che prestava attenzione alla sua alimentazione. Non sono mai stata una fissata con le calorie o la linea, intendiamoci, parlo proprio di salute, di mangiare sano. Mi hai fatto capire che sono lontana ANNI LUCE!!! Che c’è un sacco di strada da fare: devo imparare a mangiare!!!
    Certo, non posso cambiare tutto dall’oggi al domani, ci vorrà il suo tempo, ma qualcosa in me è cambiato!
    Grazie e complimenti per il tuo lavoro e soprattutto il tuo messaggio!
    Sara

  3. Disanapianta

    Ciao ragazzi, grazie mille dei vostri incoraggiamenti….l’aver avuto la possibilità di lasciar un seme in voi è stato un gran privilegio…e un grande onore…vi abbraccio, vi esorto a tenermi informata sui vostri passi (piccoli o grandi che saranno)…
    con affetto
    Francesca

  4. Alice

    In effetti Fra, avrei voluto esserci davvero a darti quel goccino d’acqua, o forse c’ero mentre da un’ altra parte dove faceva finta di essere il mio corpo, tagliavo torte e focacce per la festa del bazar della scuola dei nostri bimbi, al posto tuo, in cucina. Perchè so che quello è in realtà il posto tuo, anche se poi per farcele andare in cucina le persone, a prendersi davvero cura di sè sei disposta a portare le tue forze anche su un grande palco, a dare tutto di te, ma con la stessa semplicità e generosità con cui passi le ricette di un brasato di seitano o di una stupefacente panna cotta senza panna (passo a passo, senza tenere nemmeno un piccolo segreto come fanno invece la maggior parte dei cuochi). Per questo ti stimo, per questo sono certissima che molte persone da lunedì avranno fatto prima di mangiare una o più scelte almeno un pò diverse da quelle che avrebbero fatto senza di te. Sono molto orgogliosa di essere amica tua e di tutto il tuo parentado naturale e acquisito che tanto ti corrisponde in entusiasmo, convinzione e determinazione. Ma non eccederò oltre nei complimenti. Sai che ho molto a cuore il tuo ego poco ingombrante, nonostante l’esperienza quasi da star …..Alice

  5. lorella

    Ieri mattina la giornata è cominciata con la polizia che mi bussava perentoria alla porta.
    Sono a Hong Kong, in una guesthouse prenotata su booking.
    La posizione è centrale ma il posto è molto poco raccomandabile.
    Si trova in un edificio noto per i traffici loschi che si svlgono all’interno, fra immigrazione clandestina e commerci illegali vari…
    Naturalmente io non lo sapevo!
    La guesthouse è all’ultimo piano, il 15°,c’è la wireless, la stanza è incredibilmente piccola, ci sta in pratica giusto il letto, ma è pulita.
    La porta ha una buona chiusura e poi durante la notte chiudono anche una porta esterna.
    La qual cosa mi aveva rassicurato, dato che l’accesso al piano è libero per chiunque voglia salire.
    L’atrio al piano terra è una galleria di piccole botteghe e banchi di cambio denaro, c’è un via vai continuo di gente di tutti i tipi, in mezzo ci sono i due ascensori che salgono ai piani, uno per i piani pari e uno per i piani dispari.
    Dicevo la polizia: avevo sentito un po’ di trambusto e mi ero svegliata ma non avevo ancora compreso cosa stesse succedendo…all’improvviso bussano e una voce maschile forte mi intima di aprire…io ero svestita e gli rispondo di aspettare…mi infilo qualcosa, apro appena la porta e vedo che è proprio un poliziotto.
    Vuole vedere il mio passaporto, glielo mostro, me lo rende, mi saluta e se ne va…
    Un po’ scombussolata dal risveglio mi siedo sul letto e do un’occhiata al pc…Vedo che la Fra ha pubblicato l’articolo sul beatiful day…lo leggo e già lì mi vengono un po’ di lucciconi agli occhi…poi leggo il commento dell’Ali e la commozione dilaga…
    Spesso quando si piange è l’autocommiserazione che ci spinge.
    E questo era proprio il caso…mi sentivo così lontana, sola in quella stanza desolata, e in più anche perseguitata dalle forze dell’ordine…
    Dopo cinque minuti di lacrime mi sono lavata la faccia, vestita e uscita.
    All’angolo c’è un negozietto che vende i centrifugati, un bicchierono di carrot juice risolve ache i casi gravi di tristezza.
    Un abbraccio a tutti!
    Lorella

    • Silvia

      Lo diciamo sempre ai corsi che i centrifugati fanno bene…
      Ti aspettiamo a braccia aperte!
      Silvia
      PS: il commento dell’Ali aveva fatto un po’ commuovere anche me, che ero a 2 km e non avevo la scusa della lontananza/solitudine….

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