In cucina si salva il mondo


Nei monasteri zen il tenzo è il monaco che si occupa della cucina.
Ogni singola foglia di verdura va maneggiata in modo tale che manifesti il corpo del Buddha.
E ciò permette al Buddha di manifestarsi attraverso la foglia.

Il tenzo deve avere le seguenti attitudini:
Kishin
, gioia nel cucinare e nel servire gli altri
Roshin
, gentilezza e piena attenzione con cuore puro
Taishin
, mente profonda e aperta, priva di attaccamento.

Durante i ritiri di meditazione il tenzo si assume la responsabilità di influenzare con il suo cibo l’esperienza spirituale degli altri monaci. Deve essere un monaco di profonda esperienza e saggezza. La sua figura è di grande rilievo, anche gerarchico.

 

Qui da noi della cucina si sono sempre occupate le donne, poco potere, molto lavoro, nessuna autorità. Ci è andata anche abbastanza bene negli ultimi tre secoli, hanno smesso di bruciarci sul rogo se stavamo buone dietro ai fornelli senza fare le baldanzose.
Le conoscenze magiche di erbe strane e cibi miracolosi si sono tramandate sottovoce nelle cucine ricche come in quelle povere, a opera di donne sottomesse ma in qualche modo consapevoli del grande potere di trasformazione del cucinare.
Segreti antichi messi da parte poi nel dopoguerra da generazioni di donne nuove e libere in cerca di riscatto femminista.

 

Nel vuoto di potere che si è creato in cucina si è infilata l’industria alimentare. Negli ultimi quaranta anni sono cadute le resistenze residue e l’insediamento delle legioni di cibi pronti, conservati, raffinati, capeggiati dai quattro salti in padella, ha potuto completarsi.
Subito dietro, l’industria del farmaco da banco ha spodestato l’umile rimedio casalingo, lo sciroppo benefico con miele e cipolla, il cataplasma di farina di lino, lo spicchio di aglio da infilare nell’orecchio.

Sciocche ingenuità di una volta, roba da nonne. Viene da sorriderne dall’alto del tacco manageriale di femmine bocconiane incapaci di abbassarsi al livello di un fornello. E’ evidente che per essere credibili come i maschi bisogna essere sexi, dure e non far da mangiare.

 

Ora la scienza di frontiera ci parla di nuove tecnologie bioinformative. Campi vibrazionali a bassa energia modificano la materia. Provata in laboratorio la memoria dell’acqua. Fisica biologia e medicina continuano a urlarsi a distanza le rispettive verità. Qualcosa però si sta muovendo. Le voci fuori dal coro vengono colte sempre di più, le persone sono attente, i sacerdoti della scienza cominciano a sentirsi scomodi nello spazio ristretto del dogma. Sta crollando anche il mito del genoma umano, proclamato anzitempo l’ultima fermata prima dell’Altissimo. Lo stupore davanti all’abisso della nostra ignoranza genera meraviglia e sollievo. L’ambiente ci forma e modifica fin dentro la stanza dei bottoni dei geni. Un ambiente fatto di materia e di energia, di corpo e di spirito. L’informazione letteralmente dà forma alla realtà. Riapriamo le porte alla magìa.

In cucina si nutre la vita, si alimenta la salute, si genera la gioia. In cucina si salva il mondo.

La salute del pianeta in cui viviamo è strettamente correlata alla salute individuale, dove c’è l’una troviamo anche l’altra. Ci vuole chi con gratitudine e gentilezza si prenda cura delle persone intorno. C’è bisogno di un tenzo in ogni casa.

Lorella

 

 

 

 


Commenti (2)

  1. loredana fantini

    grazie di queste belle parole. Una bella ricarica prima di tornare alle mie mansioni quotidiane in ufficio e a casa. Siamo potenti e a volte ce lo scordiamo.
    Buona lavoro anche a voi ciao lory

  2. Giorgia Ferrari

    Ciao Lorella questo articolo mi commuove e mi dona speranza. La consapevolezza di essere noi gli autori del nostro destino e’ la piu’ grande delle sfide, ma anche la maggiore responsabilita’ verso chi si ama. Puo’ spaventare il fatto di doversi assumere tutto questo potere e credo che il nostro stile di vita abbia portato allo scarica barile, dove la colpa e’ sempre di altri, dell industria che chissa’ che coloranti mette nei cibi, del fumo, delle case farmaceutiche….Ma quello che voi state insegnando, con una passione unica, e’ che ognuno deve fare le proprie scelte ed essere cosciente delle conseguenze e dei benefici, e questo puo’ davvero salvare il mondo.

    Grazie
    Giorgia

I commenti sono chiusi.