La notte di San Lorenzo


Scrivere in queste sere d’estate è faticoso…

Poi stanotte sarebbe da passare sdraiati in un prato a guardare il cielo in attesa delle stelle cadenti… romanticamente stretti a qualcuno cui stanno a cuore i nostri desideri…

Se ci penso bene non trovo desideri da esprimere, sono felice, non mi manca nulla… quindi va bene anche essere qui a muovere gli indici sulla tastiera.

Appoggiato il pc sull’unico angolo libero del tavolo vi racconto qualcosa di questo periodo di vita, niente ricette stasera.

Fa caldo, ci sono le zanzare che pizzicano, Goku, il mio cane, mi chiama di continuo perché vuole essere coccolato…  

Mi guardo intorno… un assedio di oggetti sparpagliati che aspettano di essere riposti.

E cartoni, mucchi di cartoni di varie misure… scatole ovunque mezze piene o vuote del tutto che attendono…

Attendono gli oggetti di cui sopra.

Sto per accingermi al trasloco.

Momento sospeso il tempo pretrasloco: non pulisco più, non riordino nulla e il caos mi cresce intorno come una foresta rigogliosa… tra un po’ mi ci vorrà il machete per uscire di casa.

Ci siamo ormai: i lavori della sede Disanapianta sono quasi finiti, il mio appartamento è pressoché ultimato, mancano gli ultimi ritocchi e le pulizie.

Questo ferragosto lo trascorro così: selezionando pezzi da portare con me o da lasciare.

Lavoro lunghissimo chiedersi, per ogni cosa che prendo in mano, se ha già un gruppo di appartenenza o se merita di crearne uno apposito… oppure salutarla un’ultima volta, onorarne la memoria e buttarla in un sacco di ricordi indifferenziati da smaltire. (Non all’inceneritore, però… lì mi piange il cuore, quello è proprio l’ultima spiaggia… Prima si cerca di regalare tutto alle missioni, o alla Caritas, o in qualsisasi altro posto in cui accolgano volentieri le cose usate.)

E’ una sorta di riepilogo degli arredi della mia vita.

Nel nuovo posto mi attende un vuoto affascinante, la tentazione di non portare niente con me è forte… però anche il legame con ciò che alcuni oggetti evocano è forte…

A volte, dopo averlo girato e rigirato tra le mani, rimando la decisione e riappoggio l’oggetto a caso vicino a me, il caos allora cambia di fisionomia e la mia confusione aumenta…

Ho fiducia che arriverà il tempo risoluto dell’efficienza, quel momento coraggioso in cui ogni gesto si conclude e prepara quello successivo.

Di sicuro non è adesso, passo l’ultimo sguardo sui contorni improbabili delle cose ammucchiate e vado a letto.

La dieta di questi giorni è frugale, frutta al mattino, tè verde, un pacchetto di biscotti nella borsa per i cali di energia e cena con insalata e pomodori…

Il prossimo pasto vero appena approdo alla nuova casa, c’è una cucina tutta nuova che aspetta di essere onorata con una ricetta speciale… portate pazienza!!!

Lorella nella giungla


Commenti (2)

  1. Luca Chiesi

    Ciao Lorella!
    Credo che i traslochi siano sempre un punto di svolta nella vita delle persone, perchè ciò che lasci rappresenta fisicamente ed emotivamente una parte di te, e lasciarlo è come perdere un pezzetto…. Non si fa mai a cuor leggero e senza dubbi!
    Ma sono certo che la nuova avventura ti farà avere ben pochi rimpianti, e farai presto ad adattarti ai nuovi spazi (e a riempirli!…). E’ un po’ come rinascere in parte, quando si ri-inizia. E ritrovare l’entusiasmo e la curiosità di quando si è piccoli fa sempre bene, no?…

    In bocca al lupo! Un abbraccio!

    Luca

  2. lorella

    Ciao Luca, grazie per il sostegno e l’incoraggiamento…hai ragione, è un momento di svolta, sto osservandone i vari aspetti e gli effetti che portano in me.
    Mi sento serena, mi sembra di aver fatto un buon lavoro e l’ordine che sta arrivando ora, dopo tutto il caos dei giorni scorsi, mi dà calma e buone energie da portare nel nuovo posto.
    Non vedo l’ora di sperimentare la nuova cucina…per il momento non ho nè il gas nè la connessione internet ma confido nella provvidenza..

    Un bacio grande

    A presto

    Lorella

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