Sale Marino Integrale cum Grano Salis


Da tanto tempo mi riprometto di scrivere un articolo sul sale…

Il sale ricorre in molte espressioni e in molti ricordi…

Dalla mia maestra delle elementari che indagava: “Ma Voi avete un po’ di sale in zucca?!?”
A Cocciante che cantava disperato: “Perché Margherita è il sale… “
La parola che indica il compenso dei lavoratori a fine mese, il salario, deriva proprio dal sale e si capisce quale grande valore abbia sempre rivestito.
Sono sbocciati scambi e diffusione di cultura e conoscenze diverse sulle rotte del sale.

Molti sono convinti che mangiare senza sale metta al riparo da scompensi e patologie…
La maggior parte dei medici consiglia a tutti di ridurre l’uso del sale…
Durante i corsi di cucina c’è sempre un partecipante che commenta: “Ah, ma allora tu il sale lo usi !?!?!”
Negli ultimi 50 anni il sale è via via diventato il nemico pubblico N. 1… E’ imputato dei problemi di indurimento alle arterie, dell’ipertensione, della ritenzione idrica, di vari problemi renali…

Forse è bene fare un po’ di chiarezza.

Pare che il bisogno di sale si aggiri sui 4/5 grammi, c’è chi dice 6, al giorno

Il cibo industriale ne contiene parecchio occulto, così come ne contengono le carni e, in misura ancora maggiore, i salumi e i formaggi.
C’è chi ha deciso, per ovviare alla smodata assunzione di sale, che può essere un bene non salare più l’acqua della pasta… o non  metterlo per niente nelle insalate e sulle verdure…

Chi ha partecipato ai nostri corsi sa che il primo suggerimento che diamo, per applicare un cambiamento nella propria vita alimentare, è :

“Buttate via tutto il sale raffinato che avete in casa e sostituitelo con Sale Marino Integrale”.

foto tratta dal blog "Il Pasto Nudo"

Tutte queste informazioni contradditorie possono generare confusione.

Voglio riportare ciò che scrive Pino Zammataro nel suo libro “Bioricettario”; mi sembra che possa essere utile per dissipare un po’ di dubbi.
Soprattutto chiarisce in che modo il sale possa essere assunto nella sua forma più utile e benefica per la nostra vita.

(NOTA: Pino Zammataro si occupa da più di vent’anni di cucina e alimentazione naturale. Si è formato in Francia presso Réné Lévy, al centro studi Cuisine et Santé, di cui è stato in seguito responsabile per tre anni. È stato inoltre direttore de L’Arc en Ciel, scuola di cucina naturale. Tiene corsi e seminari in diverse città italiane e cura le pagine di cucina e alimentazione naturale per Aam Terra Nuova.)

Sale e Salute hanno la stessa radice.
Senza sale l’uomo morirebbe per disidratazione.
Se durante un regime alimentare ci priviamo di sale, sono i tessuti a doverlo cedere.
Questo potrebbe comportare il rischio di malattie dell’uretra e di albuminuria (proteine nell’urina), debolezza fisica, inerzia e lentezza.
Coloro che seguono un’alimentazione vegetariana o vegana senza sale, potranno avere un carattere docile e tendere all’introversione, ad isolarsi, per poi sentirsi isolati dalla società.
Secondo George Ohsawa, padre della Macrobiotica, il sale marino integrale è il primo e miglior antibiotico e anticancerogeno naturale; egli stesso sopravvisse a malattie dichiarate incurabili, grazie ad esso. Le attuali tendenze di questa disciplina e i suoi nuovi divulgatori si sono molto allontanati dai principi del loro maestro e stigmatizzano l’uso del sale quanto e più della scienza convenzionale.
Ma il corpo, privato del sale, diventa rapidamente fiacco e vede ridursi la propria attività, il lavoro mentale tenderà alla tristezza e alla depressione, tutte le funzioni metaboliche sono rallentate e la salute più esposta ad attacchi esterni, la personalità perde vigore e diventa più sottomessa.
Potrebbe essere questa una delle ragioni per cui, da sempre, il potere ha esercitato un controllo severo sulla produzione e distribuzione del sale.
Sale significa concentrazione, presenza; rappresenta il legame più profondo con le nostre origini, l’acqua, la terra, l’essenza minerale della nostra esistenza.

 Vorrei sottolineare che, fino a qui,  stiamo parlando del Sale Marino Integrale.

 

Vediamo cosa dice poi Zammataro del sale comune:

 Il sale comune, raffinato, subisce vari trattamenti.
Evaporata l’acqua salata e seccato al sole, esso viene ri-disciolto, filtrato, e fatto evaporare artificialmente, quindi ri-cristallizzato.
Durante questo processo, quasi tutti gli elementi naturali vengono distrutti e la struttura chimica del sale alterata.
Il risultato è cloruro di sodio (NaCl) quasi puro, un prodotto che violenta le papille gustative e le desensibilizza, obbligandoci ad aumentare le dosi di condimento per apprezzare il gusto dei cibi; in questo caso gli effetti sul nostro organismo sono nefasti.
Nel sale “arricchito”, gli elementi distrutti vengono rimpiazzati con magnesio carbonato, sodio carbonato, potassio iodale e destrosio (usato per stabilizzare lo iodio) e vengono aggiunti stabilizzanti, antiagglutinanti, decoloranti e agenti di cristallizzazione.
Ne risulta alla fine una sostanza artificiale inadatta e tossica per l’organismo.
I cibi più comunemente consumati, quelli provenienti dall’industria alimentare, nascondono grandi quantità di sale di cattiva qualità, che viene usato per rendere appetitosi alimenti troppo raffinati per conservare un sapore.
Inoltre il consumo alimentare dei paesi civilizzati è basato largamente su prodotti e sottoprodotti del mondo animale, che già contengono dosi eccessive di sodio.
Chi fa uso di questi cibi, dovrebbe ridurre l’assunzione ulteriore di sale, cosa che non accade.
Chi consuma con frequenza cibi grassi, formaggi, latte, uova, burro, tende ad avere depositi di questi grassi nel sistema circolatorio.
Anche in questo caso l’eccesso di sale, magari di cattiva qualità, può causare gravi danni.
A proposito di ritenzione idrica, invece , bisogna tener presente che una delle funzioni del sale è quella di rendere permeabili ai liquidi le membrane dei vasi sanquigni.
Se nel nostro sangue c’è la quantità giusta di sale, l’acqua in eccesso viene assorbita dai tessuti e sarà eliminata dai reni.
Se gli eccessi alimentari, la cattiva qualità del cibo, la perdita dell’equilibrio ormonale, determinano una maggior presenza di sale sia nei tessuti che nel sangue, dai vasi sanguigni esce una maggior quantità di acqua che non viene tutta riassorbita e diventa causa di gonfiori, edemi, cellulite.

 

Questa parte mi sento di segnalarla come importante:

Chi si nutre di prodotti vegetali ha bisogno di sale di buona qualità, visto che il mondo vegetale è povero di sodio e privo di cloro, che ci sono indispensabili.
Ma la quantità è individuale e può variare da un giorno all’altro, nelle stagioni e nei luoghi;
dovremmo diventare capaci di valutare la nostra condizione e  dedurne le necessità.

 Ciò che è davvero importante è la forma in cui viene consumato.

Il sale cristallizzato, comune o integrale che sia, ha un impatto violento con il nostro organismo, a cominciare dalle papille e dall’eccessiva stimolazione del sistema nervoso parasimpatico, che inibisce l’attività di reni, fegato, milza, cuore e di tutti gli organi pieni.

Il sale dovrebbe essere sempre assorbito tramite l’alchimia della cucina, in combinazione con olio o con le sostanze organiche delle verdure.

La chelazione è un processo che si incontra frequentemente in natura, durante i quali i metalli inorganici formano complessi con la materia organica.
Tale processo avviene anche in cucina con l’azione del fuoco e del tempo, della pressione o nei processi di fermentazione.
Quindi crauti e insalatini sono ingredienti utili alla nostra dieta, così come i fermentati di soia, miso, shoyu, tamari, le straordinarie prugne umeboshi, il gomasio.
Tutti sono fonti di sale chelato, quindi sono sostituti ideali del sale in cristalli e costituiscono dei veri “integratori alimentari” naturali e degli ottimi rimedi casalinghi per un’infinità di piccoli e grandi malesseri.

 

Ancora a proposito del sale…

 

Nei secoli il potere battericida del sale, l’azione contrattiva e addensante, la sua forza yang, sono stati usati per la fermentazione dei cibi e per la loro conservazione.
Il sale ha garantito la sopravvivenza dell’umanità per millenni. Prima dell’avvento del frigorifero, burro formaggi e carni dovevano essere abbondantemente salati per poter durare, tanto che le massaie un tempo dovevano imparare a dissalare il burro per metterlo in tavola.
La salatura disidrata il prodotto. Mancando l’acqua si riduce la proliferazione dei batteri anaerobi, le albumine si coagulano, le cellule sono protette dall’aria, dal degrado.

Il sale rende molto alcalinizzanti le verdure fermentate con esso; il loro consumo porta quindi ad una condizione di maggior resistenza alle aggressioni batteriche, visto che la malattia è spesso causata da un processo di acidificazione dei nostri liquidi corporei.

La composizione del sale marino integrale varia nelle percentuali secondo la provenienza, ma comprende, almeno in tracce, tutti gli oligoelementi fondamentali per la vita animale sulla terra, la quale ebbe origine, giova ricordarlo, proprio dalle acque marine.

Tutti gli oligoelementi che troviamo vantati nelle etichette degli integratori più in voga, sono presenti (tutti!) nel sale marino integrale.

Gli stessi minerali sono presenti nel nostro sangue e nei liquidi inter-cellulari: le nostre cellule nuotano in un mare la cui composizione è molto simile a quella degli oceani… Così come il liquido amniotico che avvolge il feto durante la gravidanza ha una composizione molto simile a quella del mare, benchè ovviamente la diluizione sia molto minore.

Sabine Eck ha scritto un bellissimo ed illuminante libro dal titolo “Il sale fa bene” che merita di essere letto.

Per il momento mi fermo, ci sarebbe ancora molto da dire sul sale...
Aspetto di leggere dai vostri commenti se vi interessa saperne di più.

Per il momento il mio consiglio sull’uso del sale è : Sale Marino Integrale cum Grano Salis.

Lorella

 

PS: leggi anche questo Le vie del sale pubblicato sul blog Il Pasto Nudo (da cui è tratta anche una delle foto all’interno dell’articolo)


Commenti (2)

  1. Luca

    Brava Lorella, ottimo argomento. Fondamentale è dire poco.
    I pregiudizi sul sale sono pressochè illimitati e diffusi a tutti gli strati della popolazione, indipendentemente dal grado di istruzione. Ed è un grosso problema, perchè è proprio il sale marino integrale la cura di praticamente il 99% delle nostre malattie moderne. Basta studiare attentamente Ohsawa e Kushi e provare. Non c’è modo di avere dubbi, su questo, SE SI PROVA.

    Avevo tradotto un articolo tempo fa di Kushi, inedito, che parlava della vera origine del sale marino e del perchè il mare è salato. Chiamava in causa ovviamente le trasmutazioni degli elementi. Altrettanto ovviamente era molto più interessante e credibile delle frottole che ci vengono raccontate a scuola in merito…. 🙂
    Appena lo ritrovo ve lo mando. Se mai riusciremo a trovarci di persona, ho comunque già messo da parte parecchie cose per voi.

    Continuate così, siete veramente forti! Ciao!

    • lorella braglia

      Ciao Luca, grazie del tuo commento…
      Ci troveremo di sicuro di persona, adesso con questa bella primavera che arriva viene voglia di stare fuori e incontrare gli amici per una passeggiata insieme…troveremo una occasione per farlo.
      Saremo contente di leggere l’inedito di Kushi, mi interessa molto!
      Sento una naturale affinità con il sale marino, verifico il suo potere curativo molto spesso…
      Sono in partenza per la Cina, quando ritorno spero proprio di incontrarci!
      Un abbraccio a te e alla tua famiglia!!!
      Lorella

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