Sarde rosolate con farina di mais


Visto l’avvicinarsi della data del nostro corso sul pesce azzuro, vi anticipo la ricettina che ho fatto stasera ai miei commensali.

Si tratta di sarde rosolate con la farina di mais. Le dosi sono per 3, 4 persone, ma noi ce le siamo dovute dividere in 5 poichè, causa neve, sono stata piacevolmente investita della presenza di 2 bimbi aggiuntivi (Giulia e Nathan)  che, approffittando del tempo da giochi matti in cortile e delle scuole chiuse causa troppa neve, hanno deciso di fermarsi a dormire da noi per un paio di giorni.

Il tipico sapore del pesce azzurro che spesso dissuade i bambini dal mangiarlo, in questa ricetta viene reso mansueto e il risultato è stato che le sarde sono state spazzate via in pochi minuti.

Ecco quindi una ricetta veloce con le sarde. Già il pulirle è un’operazione che richiede tempo. Per questo ho pensato ad un modo rapido di cucinarle, ma che risulti comunque gustoso.

INGREDIENTI

  • 600 grammi di sarde freschissime e possibilmente di calibro medio-grosso
  • farina di mais bramata
  • aceto di vino rosso
  • olio EVO
  • sale

PROCEDIMENTO

La prima cosa da fare, appena arrivati a casa dalla spesa, è pulire le sarde. Quest’operazione va fatta subito per mantenere le viscere del pesce il meno tempo possibile a contatto con la carne che poi si consumerà. Il procedimento che ora vi descriverò può risultare un po’ forte (quasi splatter nella dovizia di particolari!) ma così come la carne non è il petto di pollo già affettato che troviamo dentro la vaschetta al supermercato, allo stesso modo il pesce non è il filetto già pronto o il bastoncino findus… Diciamo che la natura ce li presenta ed offre in forme più complete. Quando ci nutriamo di un essere animale, è sano entrare in contatto con la sua integrità, per poterci rendere conto di cosa sta per entrare a far parte del nostro corpo e per esserne consapevolmente grati.

Parliamo allora della pulizia: occorre prendere una sarda alla volta, squamarla sotto l’acqua corrente fregandola dalla coda alla testa e poi tenendo la sarda orizzontalmete, togliere la testa piegandola in giù. Parte delle viscere verranno via insieme alla testa, poi con il pollice si entra nella pancia del pesce per eliminare tutte le interiora per bene, seguendo la lisca centrale. A questo punto si elimina anche la lisca facendo attenzione a non rompere la carne. Sul dorso, attaccata alla pelle, esiste una micro pinna spinosa che va eliminata pure lei. Dopo quindi averle aperte, si lavano leggermente, si asciugano e si posizionano su di un piatto. Tutto questo procedimento, spiegato in poche righe, può sembrare complesso e  se non lo avete mai fatto vi consiglio di chiedere in pescheria di mostrarvi come si fa, poi a casa con calma, ci prenderete la mano, sacrificando probabilmete le prime 2 o 3 sarde che vi ritroverete ridotte in poltiglia, causa un vostro eccessivo maltrattamento 🙂

A questo punto si procede così:

– si salano leggermente i pesciolini uno a uno;

– si prepara della farina di mais bramata in un piatto miscelata con un pizzico di sale;

– s’infarinano i pesciolini per bene da entrambi i lati;

– si mette un filo d’olio in una padella antiaderente spennellandolo con un pennello in silicone e quando arriva a temperatura si mettono le sarde. Circa un minuto per lato;

– si spegne il fuoco e si spolverano le sarde con aceto di vino rosso. L’ideale è utilizzare un vaporizzatore (esistono proprio ad uso cucina), oppure si spruzzano facendo attenzione che non esca troppo aceto tutto nello stesso punto;

Ecco fatto: sono già pronte per essere impiattate e mangiate!

Francesca