Amaranto con zucca e radicchio rosso.


Ecco una ricetta veloce che ho inventato questa sera, arrivata a casa di corsa alle sette e mezza con l’obiettivo fermo di cenare per le otto e un quarto! 

 Questa ricetta prevede l’uso di un cereale poco conosciuto, l’amaranto, che non contiene glutine, è quindi adatto anche per persone celiache. E’ un alimento ricco di proteine (tra cui molta lisina), calcio, ferro e tanto altro ancora. Per gli Aztechi  era considerato sacro…è assolutamente da provare!

Non aspettatevi però un cereale sgranato e compatto…..quando sarà cotto risulterà essere morbido, cremoso e molto molto avvolgente.

 
INGREDIENTI per 3 persone
250 gr di amaranto
600 ml di brodo vegetale
1 porro piccolo
400 gr di zucca
1 radicchio rosso (quello trevigiano)
noce moscata
sale e pepe
olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO
Mettere a scaldare l’acqua con disciolto il brodo granulare, oppure, nel caso si abbia tempo, preparare un brodo vegetale.
Mondare il porro e tagliarlo a strisce sottili. Soffriggerlo in 2 cucchiai di olio per alcuni minuti. Aggiungere un paio di cucchiai di brodo per evitare che attacchi.
Pulire la zucca e tagliarla prima a fette sottilissime (circa mezzo centrimetro), poi a strisce ed infine a quadretti (devono risultare quadrettini piccolini di mezzo centrimetro di lato).
Aggiungere la dadolata di zucca al porro in padella e lasciarla rosolare a fuoco vivace, scoperta per un paio di minuti.
Aggiungere ora un paio di cucchiai di acqua e l’amaranto.
Aggiungere il restante brodo vegetale, salare con un paio di pizzichi il tutto, mescolare e lasciar cuocere per 20 minuti, coperto, a fuoco lento.
Passati 20 minuti aggiungere il radicchio che nel frattempo era stato tagliato a fettine sottili.
Lasciar cuocere altri 10 minuti e spegnere.
L’amaranto puo’ essere mescolato di tanto in tanto e nel caso risultasse asciutto si può aggiungere un po’ di brodo.
A fine cottura risulterà una “polentina” morbida di piccolissimi granelli tondeggianti molto saporiti.
Spolverare leggermente con noce moscata, pepe e aggiustare di sale.

Francesca

 


Commenti (5)

    • francesca

      Grazie mille a te!!! ne metterò altre a breve…spero di essere ispirata anche stasera in modo da crearne una fresca fresca e nuova nuova….un abbraccio

  1. Alice

    Buongiorno! Io adoro la zucca ma molto spesso evito di cucinarla poiché mi risulta molto antipatico tagliare la scorza, è durissima, faccio una gran fatica! Qualcuno sostiene che si possa mangiare anche quella, ma è vero??? O in alternativa voi sicuramente saprete consigliarmi il metodo più semplice per tagliarla via, o lo strumento adatto! Grazie 🙂

  2. francesca

    Ciao Alice,
    non posso che condividere la tua frustrazione nell’approcciarti al taglio della zucca.
    Cerco di rispondere alle tue domande: la buccia puoi mangiarla (solo se la zucca arriva da agricoltura biologica!!!!) ed alcuni studi scientifici sostengono che la buccia abbia funzioni antibatteriche e antimicotiche. In più è anche ricca di fibre e molto saporita.
    Personalmente mangio la buccia quando cucino la zucca in forno (a fette con la buccia,senza niente, 200 gradi, per circa 40 minuti), ma non la metto nelle preparazioni (vellutate, risotti, torte…) per una questione sia di consistenza, sia di estetica.
    Alcuni pelano la zucca con un pelapatate robusto. Io preferisco tagliarla a pezzetti e procedere con il taglio a coltello, cercando di consumare meno zucca possibile…considera che la parte di polpa giollo-chiaro vicino alla buccia è estremamente dolce e gustosa.
    L’impegno nel pelare la zucca temo sia inevitabile, ma poi, come dici bene tu, è talmente buona da assaporare che vieni ripagata delle tue fatiche!
    A presto
    Francesca

    • Alice

      Grazie Francesca, vorrà dire che in questo autunno e inverno mi dedicherò ad affinare la tecnica per sbucciare la zucca, così con la pratica l’ostilità pian piano andrà scemando! 😉

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