Conferme anche dal New York Times

Sull’onda dell’articolo pubblicato su D di Repubblica, vi riporto un altro interessante spunto di riflessione apparso questa volta sulla rivista settimanale “Internazionale”. Questa rivista raccoglie gli articoli più interessanti di tutte le testate mondiali e li pubblica citandone la fonte.

Mentre ieri mattina me lo sfogliavo rilassata, ho visto un piccolo trafiletto che recitava: “Niente latte nel tè “.

Incuriosita, me lo sono letto e con grande soddisfazione ho avuto conferma di un’affermazione che spesso ci troviamo a fare, le sisters ed io, quando parliamo ai nostri corsi di ciò che a nostro avviso “fa bene” e di ciò che a nostro avviso” non fa tanto bene, o meglio fa male”.

Nell’innumerevole lista di raccomandazioni e nozioni che condividiamo con i nostri corsisti, non manca questa:

“Consumate tè verde e cioccolato extra fondente, ma a patto che non lo ingeriate insieme alle proteine del latte, poichè quest’ultime annullerebbero gli effetti benefici e positivi di questi alimenti”.

A questo punto vedo sempre tra le persone che ci ascoltano qualcuno con la faccia un pochino triste che pensa:”ma a me il cioccolato piace al latte!” oppure: “il tè lo bevo volentieri da anni macchiato con un po’ di latte freddo”. Ebbene, a volte mi sento proprio una guastafeste puntigliosa, che è come se trovasse per ogni cosa il puntino nero che non va.

Nonostante il mio passato da biologa, io stessa a volte mi stupisco da sola di come le molecole dell’infinitamente piccole possano fare la differenza nel nostro corpo (senza che ce ne sia coscienza da parte nostra) a seconda di come si combinino tra loro o di come vengano assunte/trattate. E così mi autocritico, mi metto in discussione, penso che dovrei essere un pochino più “morbida”…. fino al momento successivo in cui però nuovamente alcune mie credenze vengono rinnovate da letture e confronti autorevoli in materia di alimentazione.

Questo è quello che è successo leggendo l’articolo di cui vi ho parlato, “niente latte nel tè”.

In quest’articolo raccolto dall'”Internazionale” tratto da “The New York Times” si spiega proprio come il tè (sia nero che verde, ma soprattutto verde) sia ricco di polifenoli antiossidanti (flavonoidi e tannini), molecole preziosissime per il nostro sistema immunitario e protettive a livello cardiovascolare.

In un secondo momento l’articolo cita un lavoro scientifico pubblicato su una rivista, European Heart journal, che mette in evidenza come l’aggiunta del latte al tè abbia dimostrato di non essere più protettivo per il sistema cardiocircolatorio, tanto da annullare gli effetti protettivi osservati in sua assenza. Si spiega infatti che le proteine del latte legano le molecole antiossidanti e le rendono inattive, neutralizzandole. Fanno questo non solo con il tè, ma con tutta una serie di altri alimenti anche loro ricchi in polifenoli come ad esempio il cioccolato fondente.

Leggere questo piccolo trafiletto non mi ha insegnato nulla che già non sapessi, ma mi è servito per aggiungere un mattoncino in più alle fondamenta su cui stiamo cercando di fondare il nostro sapere, che piano piano diventa quello di tante altre persone che si uniscono a noi in questo cammino di consapevolezza alimentare.

Mi è servito inoltre per sentirmi meno in colpa quando metto le persone di fronte a delle scelte alimentari che presuppongono un cambiamento di abitudini e una grande volontà di mettersi in discussione!

Un abbraccio a tutti

Francesca