Dal pane ai taralli


E’ stato un week end intenso, pieno di pani, focacce, brioches, focaccine dolci, creakers, ciappe e grissini.

Alle spalle di questi, un’esuberante ed incontenibile pasta madre di oltre 5 kilogrammi, che ci ha accompagnati durante la nostra maratona dell’impasto.

pasta madre

Siccome però, non si può vivere per due giorni di solo pane… abbiamo gustato anche un sacco di altre ricette!

buffet corso pane

Il giorno dopo è sempre un po’ difficile.
La nostalgia dei corsisti, il ritorno alla quotidianità, la stanchezza accumulata che si fa sentire… io mi sento decisamente labile e vulnerabile dopo i corsi. Credevo che sarebbe stato così solamente le prime volte, che poi, con l’abitudine, sarebbe passato. E invece…

Oggi mi ritrovo con una gran voglia di nido, di stare in casa, di restare in un bozzolo protettivo a ripensare ai due giorni passati, a quanto sono stati belli, pieni di gioia e di emozioni condivise.
Domani so che andrà meglio. Sarò più presente a me stessa e pronta per affrontare il mondo. Ma oggi… proprio no, oggi sto a casa con i bimbi, preparo una cenetta light per smaltire i ricchi pasti (vegan sì, ma pur sempre ricchi e abbondanti!) consumati nel fine settimana e mando  un pensiero di ringraziamento e gratitudine ai nostri corsisti di ieri, futuri panificatori di domani.

Grazie Monica, Francesca, Tiziana, Silvia, Jgj, Alessia, Barbara, Lisa, Mariola, Nadia, Silvana, Agnese, Angela, la piccola Noemi e Massimo, il nostro unico uomo, già pasticcere e consumato panificatore.

La foto dei vostri pani, tutti vicini a raffreddare sulla griglia, in attesa di prendere la via di casa, mi riempie il cuore!

pani allievi

A voi ho fatto una promessa a fine corso e non posso esimermi dal mantenerla.
La ricetta dei taralli. L’unica che non siamo riusciti a inserire nel programma, nemmeno clandestinamente!

Silvia

TARALLI SCALDATI DI PASTA MADRE

foto taralli

  • 100 g. di pasta madre rinfrescata o biga
  • 150 g. di farina di grano duro
  • 70 g. di acqua
  • 30 g. di olio evo
  • ½ c. di paprika
  • un pizzico di peperoncino
  • 6 g. di sale (+ 1 cucchiaio per la bollitura)

Sciogliere la p.m. nell’acqua tiepida, aggiungere la farina setacciandola e, quando l’impasto risulta parzialmente amalgamato, incorporare l’olio, il sale, la paprika e il peperoncino.
Impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Lasciar lievitare coperto e al riparo da correnti per un paio d’ore.
Lavorare ora la pasta dividendola in pezzi. Formare dei cilindri di circa 1 cm di diametro. Tagliarli con lunghezze di 8-10 cm e chiuderli su se stessi unendo le estremità.
Fissarli schiacciando con un dito.
Nel frattempo portare ad ebollizione una capiente pentola piena d’acqua. Aggiungere un cucchiaio di sale. Quando l’acqua bolle tuffare i taralli (pochi per volta) e recuperarli con una schiumarola appena vengono a galla.
Deporli su un canovaccio pulito (attenzione che non sia stato lavato con detersivi e ammorbidenti profumati) e lasciarli asciugare.
Una volta asciutti, disporli in una teglia oliata, o coperta con carta da forno, e cuocerli in forno già caldo, a 200° per circa 30 minuti.
All’uscita dal forno potrebbero essere ancora morbidi, ma acquisiranno croccantezza raffreddandosi. Nel caso non succedesse, possono essere rimessi in forno, a temperatura più bassa (160°) per ancora una decina di minuti.


Commenti (7)

  1. ALESSIA

    SOB…SIGH…bellissimo e così coinvolgente che poi tornare sul pianeta terra è davvero dura…vi abbraccio ancora!

  2. Silvia

    Allora non sono l’unica ad avere nostalgia dopo-corso!! E’ una sindroma diffusa, almeno fra noi sisters.
    Che bella notizia!
    Ciao Ale, ti abbraccio… moltissimo!

  3. Agnese

    Grazie Silvia!! li provo subito!!
    E per questa sera sta lievitando al calduccio l’impasto alla zucca per la focaccia!!! vedremo…
    Un grande bacio!
    ps: ho fatto le ciappe con pasta che mi era avanzata: sparite in 2 minuti!

    • Silvia

      Le ciappe danno un sacco di soddisfazione e sono un successo assicurato.
      Unico difetto: tante ne fai e tante ne mangi!!
      Ti abbraccio!

  4. emanuela

    Ciao, come mi spiace non essere vicina a voi, (sono di milano) avrei già partecipato a vari vostri corsi, in particolare su questo della panificazione, vi ho conosciuto 2 anni fa a Milano e da allora faccio il pane in case con la biga. Magari vicino a voi c’è un albergo/o simile a prezzo ragionevole? da poter fare una pazzia e raggiungervi al prossimo corso. Ieri ho fatto i taralli seguendo fedelmente la ricetta, a cottura ultimata
    erano ben colorati e ben sodi, ma il sapore non buono sanno di farina, come se fossero crudi ma non lo sono, secondo voi cosa potrei aver sbagliato? Grazie e spero a presto. Ciao

    • Silvia

      Ciao Emanuela!
      che bello quando qualcuno ci dice che ci segue così fedelmente!
      Rende ancora più stimolante lavorare e condividere qui, sul blog, le nostre esperienze.
      Per i taralli… non so cosa possa essere andato storto… Io li faccio abitualmente proprio seguendo questa ricetta e non mi si è mai presentato il problema che dici tu. Non è che sei stata scarsa con l’olio? mi viene in mente solo quello…
      Per quanto riguarda il fare una pazzia… noi abbiamo un B&B dove spesso soggiornano le persone che fanno il corso (non tutte! abbiamo solamente 3 stanze), che risulta comodissimo perchè è nella stessa sede del corso.
      Potrebbero esserci anche tante altre possibilità.
      Se sei interessanta a saperne di più, scrivimi al mio indirizzo personale e ne parliamo.
      Un abbraccio, con la speranza di conoscerci presto e di averti tra i nostri allievi!
      Silvia

      • emanuela

        Benissimo per il B&B, terrò d’occhio il programma dei corsi e mi farò risentire, oggi ritento con i taralli, non mi do per vinta!! Comunque grazie e cari auguri di buon Anno.

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