Dadolata Speziata di Pomodori


Ieri siamo stati in compagnia degli amici di Slowfood… la cucina era familiare per noi, quella dell’Istituto Motti, gli allievi invece tutti volti nuovi.

Abbiamo iniziato il pomeriggio facendoci conoscere e ci siamo accorte di quanto sia arduo, in poco più di 40 minuti di chiacchere iniziali, prima di dedicarsi ai fornelli, dare un’immagine di sè realistica e coerente con quello in cui si crede.

 

Ai nostri seminari arrivano persone che già ci conoscono, grazie al sito, oppure anche di persona. Ieri invece non sapevano chi fossimo e ci siamo trovate a doverci “raccontare” in poco tempo.

Forse alcuni presenti hanno faticato nel capirci, si sono sentiti un po’ frastornati dalle nostre parole (la nostra filosofia con pochi prodotti animali, lo zucchero che fa male, le proteine che sono da ridurre, le verdure che devono diventare il piatto principe e non più solo un contorno, ecc… ) e per noi è stato impegnativo riuscire a farci comprendere e rimanere nei tempi prestabiliti: erano pieni di domande, ogni intervento avrebbe potuto aprire ore di dibattito…

Poi però ci siamo messi ai fornelli: divisi in tre gruppi, abbiamo iniziato a lavorare con le nostre mani. Devo dire che il cucinare insieme è uno strumento potentissimo.

Nel cucinare infatti ci si conosce, ci si avvicina, si stemperano le incomprensioni e ci si ritrova su di un piano in cui le parole non servono più e l’intesa si crea grazie ai gesti, ai sapori che iniziano ad inebriarci, alla magìa della trasformazione degli alimenti.

Il ‘come cucini’ diventa un po’ la tua carta d’identità… dice tanto di te…

Credo sia più facile per noi farci capire attraverso un piatto di tagliatelle di carote, un patè di cannellini, un miglio con asparagi, che con le parole…. forse perchè le parole si fermano all’ambito “mentale” di ognuno di noi, mentre il cibo e i gesti con cui possiamo prepararlo arrivano ad un livello più profondo… ad un livello che va dritto alla nostra interiorità, senza intermediazioni intellettuali…

E’ stata una bellissima esperienza lavorare con questi nuovi amici ieri…. mi è piaciuto scoprirli nei loro gesti in cucina: osservarli mentre tagliano una zucchina, sgranano dei piselli, “curano” una preparazione sul fuoco o con attenzione osservano il pane in forno ad abbrustolirsi… in questi attimi si celano tanti tratti personali che piano piano ti rendono queste persone familiari, anche se è la prima volta che le incontri….

Grazie a tutti ragazzi, a Luca, Claudia, Valentina, Mauro, Gloria, Rodolfo, le sorelle Ferretti, Angela, Renata, Cristina, Dina e Lorenzo!

Alla prossima…

Francesca

Per iniziare, ecco la dadolata speziata di pomodori, un vero anticipo di stagione, un piccolo strappo alla regola… poi arriveranno anche le altre ricette… scaricabili dal banner qui a fianco…

 

INGREDIENTI

  • 5 pomodori maturi a polpa soda
  • 1 falda di peperone rosso
  • 1 cipollotto piccolo
  • 1 spicchio di aglio (quello fresco che si trova ora è buonissimo!)
  • 1 C. (cuchiaio) di aceto di mele
  • 1 c. (cucchiaino) di curry dolce
  • 1 pizzico di peperoncino
  • 1 C. di santoreggia fresca tritata ( o altra erba fresca a piacere )
  • 3 C. di olio evo
  • sale marino integrale
  • pepe macinato al momento

Affettare a velo sottilissimo il cipollotto (solo la parte bianca), se è grosso ne basta la metà. Metterlo a marinare per una decina di minuti in una ciotolina con l’aceto di mele. Tagliare i pomodori ed eliminare il torsolo, i semi centrali e l’acqua di vegetazione. Ridurre la polpa a cubetti di 1 cm. Tagliare anche il peperone, eliminando la parte bianca, e ridurlo a cubetti più piccoli, di circa 2/3 mm. Scolare i cipollotti dalla marinatura e unirli ai cubetti di pomodoro e peperone in una ciotola capiente.

Preparare in un barattolo di vetro una vinaigrette con olio, sale, pepe, curry dolce, aceto di mele. Agitare bene e condire la dadolata, se si è formata dell’acqua prima di condire eliminarla, aggiungendo anche l’erba aromatica. Far riposare al fresco una decina di minuti e servire.

La dadolata è ottima sui crostini, per condire una pasta fredda, un’insalata di riso o di un altro cereale.