Pizzoccheri alla Valtellinese


Con l’arrivo del freddo (non so dove abiti tu, ma qui in Emilia da un paio di giorni il termometro arriva a zero gradi di notte, e al mattino sulla macchina trovo lo straterello di ghiaccio ad attendermi) il mio corpo ha sentito il desiderio di un piatto che per me è sinonimo di inverno. Tutti gli anni, quando arriva l’inverno sono colta da una voglia, impossiile da ignorare, di pizzocheri, di quel sapore, di quella rugosità della pasta, tipica del grano saraceno, e di quella morbidezza e avvolgenza (mi sa che non si può dire…) che rende ogni boccane un’esperienza totalmente appagante… Mmm mi viene fame anche se ho già cenato…

Ora smetto di pensarci e ti dico due parole sul grano saraceno.

Il grano saraceno non è, come suggerisce il suo nome, un vero e proprio cereale. Appartiene alla famiglia delle Poligonacee, è originario della Cina e si distingue dai comuni cereali per l’elevato valore biologico delle sue proteine, che contengono gli otto amminoacidi essenziali in proporzione ottimale, mentre i cereali “veri” contengono poca lisina.

Il grano saraceno è una buona fonte di fibre e di minerali, soprattutto magnesio, fosforo e potassio; e di vitamine del gruppo B.

È privo di glutine, quindi è adatto per i soggetti celiaci.

Si trova in commercio nei negozi specializzati (biologici o erboristerie) sotto froma di chicchi o di farina (è l’ingrediente principale della farina Taragna). Oppure sotto forma di un formato particolare di pasta: i pizzoccheri (che non sono totalmente fatti di grano saraceno, ma ne contengono percentuali variabili, mescolati con la farina di grano. Io personalmente non li ho mai fatti e li acquisto pronti, solo da buttare in pentola, proprio come qualsiasi altro formato di pasta di grano.

Ingredienti

300 g di pizzoccheri
una verza grossa
4 patate medie 
olio
100 g formaggio saporito (taleggio, fontina o altro simile)
patate medie
abbondante Parmiggianao Reggiano
salvia
sale
pepe

Il procedimento è semplicissimo: in una pentola d’acqua già bollente e salata versare la verza te le patate tagliate a pezzettini, e dopo un paio di minuti aggiungere i pizzoccheri.

A parte tagliare il formaggio a cubetti e grattare il Parmigiano.

Far scaldare l’olio con l’aglio e la salvia, in modo da aromatizzarlo.

Dopo una decina di minuti scolare il tutto con un schiumarola, versare nei piatti, mescolato insieme con qualche dado di formaggio, spolverare di abbondante parmigiano e condire ogni piatto con un paio di cucchiaini di olio aromatizzato.

Nota: il piatto sarebbe già pronto (e buonissimo!) così, ma per chi è super liffo (oppure se te ne sono rimasti e il giorno dopo li vuoi mangiare), si può mettere la teglia in forno a gratinare a 200° per una decina di minuti dando il calore solo sopra.

Ora i tuoi pizzoccheri sono pronti per essere mangiati, mi auguro siano di tuo gradimento,ì.

Buon Appetito!!

Silvia

 

 


Commenti (1)

  1. angi

    che telepatiche sà!
    oggi viene a pranzo la family e ieri, mentre pensavo cosa preparare di gustoso ma che non mi portasse via troppo tempo visto che la tesi incombe su di me, mi sono venuti in mente i pizzoccheri….caldi, filanti, montanari pizzoccheri!
    bacio

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