Linguine con Patè di Taccole


Oggi giornata di prove. Almeno per me.
Il corso si avvicina e ci sono le ultime ricette da mettere a punto: un ingrediente da aggiungere (perchè manca una punta di dolce…), un condimento da cambiare (perchè non l’abbiamo ancora usato…) e poi, immancabile, quel tocco creativo che ti fa immaginare di poter fare cose mai viste prima e che devi assolutamente provare perchè sennò ti resta il tarlo che “chissà come sarebbe venuto se…” e te lo sogni anche di notte, e non ti da tregua finchè non lo sperimenti. E allora tanto vale farlo subito e smetterla di aver il chiodo fisso, così poi si va oltre!

Oggi è stata una giornata così. Esattamente così.
Un paio di ricette mi e ci frullavano in mente e dovevamo assolutamente provarle.
Dovessi dare un feedback complessivo alla giornata di prove, direi buono, anche se quello a cui tenevamo di più non è venuto. Accidentaccio… E mi viene da pensare che non sia finita qui, mica ci si rassegna, no, che non si dica… domani si riparte con le prove, altrochè!
D’altra parte abbiamo tutta la notte per trovare un’alternativa!! (l’obiettivo è creare una panna montata, senza usare la panna, ovviamente, nè lo zucchero a velo. Cosa dite, ce la faremo?!? Io comincio a dubitare… o meglio l’aspetto c’è. E’ il sapore che ancora manca… e ci siamo lontanissime…)

In cambio, dovendo preparare da pranzo, ed essendo i commensali comunque 5, che è il nostro numero minimo,  e avendo solo delle taccole, che servivano per una prova, sono riuscita a produrre un patè niente male. Creato sul momento e immediatamente scritto per poterlo proporre a voi qui, ha allietato il nostro pranzo, piuttosto basic, per la verità. Fortuna che il frigo di casa mia vantava una’insalata valeriana pulita da me ieri sera e alcune carote, altrimenti avremmo avuto ben poco da mangiare. Solo taccole, cucinate in vari modi, ma pur sempre taccole! E per quanto siano di stagione e ci piacciano tanto… come si dice il troppo stroppia, anche se parliamo di taccole!

Le taccole appartengono alla famiglia dei piselli, vengono anche chiamate “mangiatutto” poichè si consuma tutto, sia il bacello esterno che è tenero che i semini all’interno. In questo modo si assume molta fibra.
Le taccole contengono inoltre un importante quantitativo di vitamine e minerali, tra cui spicca il ferro, e una discreta quantità di proteine.

Noi l’abbiamo utilizzato per condire delle linguine integrali di farro, ma è ottimo anche spalmato su crostoni di pane integrale tostato.
Con questa quantità ne viene a sufficienza per fare l’uno e l’altro!!

  • 500 g. di linguine integrali di farro
  • 300 g. di taccole
  • 50 g. di anacardi
  • 50 g. di olio evo
  • scorza di 1 limone
  • 1 C. di succo di limone
  • 2 C. di succo di zenzero
  • sale
  • 2 C. olio evo per condire la pasta
  • pepe a piacere
  • erba ciopllina per decorare

Mettere sul fuoco una pentola capiente di acqua. Al bollore salare e tuffare le taccole intere, solamente private dell’estemità apicale. Lasciar cuocere per 10-12 minuti.
Quando risultano morbide, tagliarle grossolanamente e metterle nel bicchiere del frullatore ad immersione, insieme ai 50 grammi di olio, agli anacardi, alla scorza del limone, a qualche cucchiaio dell’acqua di cottura e a un pizzico di sale.
Frullare per alcuni minuti aggiungendo dopo poco anche il succo di limone e il succo di zenzero.
Cuocere le linguine nella stessa acqua in cui abbiamo sbollentato le taccole. Scolarle al dente e condirle con poco olio crudo, mescolare e poi aggiungere buona parte del patè.
Porzionare le linguine nei piatti individuali, guarnire con un ulteriore cucchiaio di patè e cospargere di erba cipollina tagliata con le forbici e poca scorza grattata.
A piacere spolverare con pepe.

Domani è un altro giorno, magari la notte porta consigli per la realizzazione deìle nostre ricette… e poi si vedrà!

Silvia

 

 

 


Commenti (1)

  1. Mercedes Viola

    cara Silvia,
    prendo subito nota di questo patè, visto che ultimamente mi è passata un po’ la fantasia per condire la pasta.
    Per quanto riguarda la panna montata…forse voi riuscirete a fare il miracolo, e ve lo auguro visto quanto ci tenete. Per me è una di quelle cose che mi concedo in rare occasioni, e quando la faccio però la voglio fresca e vera, non quelle polvere che vendono in giro, o peggio ancora le bombolette, ma vera panna, zucchero, e montata a mano in un recipiente appoggiato dentro un’altro con acqua e giaccio, come faceva mia nonna per le torte di compleanno con le fragole.
    Quando riuscirete fatteci sapere!
    un abbraccio
    Mercedes

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