Vellutata di Spinaci aromatizzata al Cocco


Ieri sera abbiamo fatto la conferenza “Cibo biologico e consumo critico”.

Abbiamo realizzato che è un tema meno scottante degli altri proposti finora, attira sicuramente meno persone, eppure è stata una serata molto bella e piena di spunti di riflessione e, ne sono certa, anche di autocoscienza. Per noi in primis.

Lorella ha parlato del cibo biologico e del perchè questa scelta sia spesso da preferire, sia per un discorso individuale, di maggior tutela della sapute,  che a livello spciale per un minor impatto ambientale.
Io invece ho affrontato il consumo critico. Cosa si intende e come poterlo attuare nella vita di ogni giorno. Per affrontare questo discorso mi è stato di grandissimo aiuto un testo, la “Guida al consumo ciritco” . Ogni volta che mi immergo nella lettura e tento di capire tutti i meccanismi e i rapporti che vi sono raccontati, passo alcuni giorni di sentimenti contrastanti: stupore, indignazione, incredulità, arrabbiatura, senso di impotenza nei confrotni di alcune multinazionali, ma anche sollievo nel vedere che alcune imprese lavorano bene e stima e gratitudine per il grande lavoro che c’è dietro questa guida.
Si è aperto un bel confronto con le persone che ieri sera erano con noi e questo conferma che la strada della consapevolezza inizia ad essere popolata!
E questa è un’ottima prospettiva.

Adesso però lasciamo andare le chiacchiere (almeno fino alla prossima conferenza, il 7 maggio: “Lo zucchero è un veleno?”) e parliamo di cose “commestibili”.

Poche sere fa ho riesumato dalla dispensa un vasetto di latte di cocco che giaceva lì da ormai troppo tempo. Lo compero raramente, per il fatto che non è ovviamente un prodotto locale, che ha un’impronta ecologica importante per essere creato e anche uno smaltimento dei rifiuti impegnativo. Insomma non può essere un cibo abituale. Però ogni tanto non resisto, lo compero e poi… aspetto ad usarlo quando ne ho proprio voglia. Era arrivato il momento!


Si tratta di un latte di cocco prodotto da agricoltura biologica, senza conservanti, senza additivi e senza zucchero aggiunto. Costituito solamente da cocco* (57%) e acqua.

Fortuna ha voluto che avessi in casa degli spinaci e delle bietole (quest’ultime poche  e sparute in realtà perchè era troppo tempo che erano in frigo e avevano perso tanta forza vitale, per cui ho salvato il cuore del mazzo e le altre… le ho cotte per la Briciola, il mio cagnolino). L’abbinamento era già fatto!
Il risultato è stata una vellutata corposa e avvolgente, con un tocco di esotico. Ottima con i crostini oppure accompagnata da un riso basmati.

VELLUTATA DI SPINACI AROMATIZZATA AL COCCO

  • 1 porro
  • 500 g. di spinaci puliti
  • 100 g. di bietole pulite
  • 1 patata o 1 zucchina (serve per fare un po’ di volume)
  • 100 ml. di latte di cocco
  • acqua o brodo vegetale quanto basta
  • 2 C. olio evo
  • sale e pepe

Mondare il porro e tagliarlo a listarelle sottili.
Mettere sul fuoco una casseruola dal fondo spesso e mettervi l’olio. Quando è caldo aggiungere il porro, girare brevemente, aggiungere un pizzico di sale, in modo che la verdura rilasci la sua acqua di vegetazione, e far rosolare per alcuni minuti.
Aggiungere la patata (o zucchina) a piccoli tocchetti e far rosolare.
Nel frattempo tritare gli spinaci crudi  e le bietole crude in modo da ridurne il volume e iniziare ad aggiungerli al porro, mescolando di tanto in tanto.
Incorpare così tutti gli spinaci e le bietole. Far rosolare a secco, aggiungendo solo un pizzico di sale, per alcuni minuti.
Quando tutte le foglie risulteranno appassite, aggiungere il latte di cocco diluito in una uguale quantità di acqua o brodo vegetale.
Lasciar cuocere per una decina di minuti, poi incorporare altra acqua o brodo vegetale fino a coprire a filo le verdure. Far cuocere altri 5 minuti e poi spegnere.
Frullare con il frullatore ad immersione, insistendo un po’ perchè le foglie sono un po’ restie a fsminuzzarsi bene, ma nella crema non devono assolutamente restare fili.
Servire nelle tazze individuali e condire con una macinata di pepe e un giro di olio evo crudo.

 

Provetela, è buonissima! Anche a detta dei giudici più implacabili: i miei figli.

Silvia