Zuppa di Miso al Daikon


Siamo qui che ci scambiamo messaggi io e le sisters su una decisione importante.
Martedì prossimo comincia un nuovo corso a Leguigno e stiamo decidendo le ricette da proporre.
In realtà l’unica decisione amletica è se inserire o no la zuppa di daikon.


Si tratta di una ricetta di cucina macrobiotica piuttosto austera, ma con virtù meravigliose.

A dire il vero io trovo la zuppa di daikon assolutamente irresistibile, ma pare che questa mia passione sia difficile da condividere.

La cosa bella di quando procedi sulla strada dell’alimentazione sana e pulita è che poi le cose sane e pulite diventano per te molto attraenti, addirittura irrinunciabili, mentre tutti gli altri cibi, all’apparenza più golosi, ti sembrano poco desiderabili e a volte addirittura disgustosi.

Lunedì scorso, appena finito il weekend del corso dell’autunno, bellissimo, sono partita per Pisa.
Avrei dovuto rimanere fuori solo una notte e invece sono rimasta fino a stasera. Questo significa essenzialmente una cosa: 2 cene, 2 colazioni e 2 pranzi.

Tutti i pasti sono risultati non facili, anche se le persone del laboratorio presso cui stavo, si sono date un gran daffare per prepararmi qualcosa da mangiare che non contenesse carne.
Di solito un pranzo preparato in casa, anche se non salutista, offre comunque una buona possibilità.
Il vero problema si pone quando devi mangiare fuori…
Soprattutto la colazione per me è una vera sofferenza.
Dormivo in un piccolo albergo dove la colazione non veniva servita, quindi dovevo uscire e andare a caccia di un bar.
Chi mi conosce bene sa quanto mi faccia soffrire fare colazione al bar!

E’ tutto dolce e bianco: brioches, paste, crostate, torte… tutto super zuccherato e super raffinato.

Io vorrei invece qualcosa di “normale”… del pane vero, un frutto, magari un po’ di yogurt.

Ieri al bar centrale, che esiste in migliaia di versioni tutte simili in ogni sperduto paesino, ho trovato solo una sorta di girella con l’uvetta .
Oggi invece ho cambiato posto, in una pasticceria molto curata ho trovato la brioches integrale vuota.
In un primo momento ero contenta, poi quando l’ ho assaggiata ci sono rimasta malissimo.
La parte interna mollissima… una mollica pastosa e poco cotta con un gran odore di lievito. La parte intorno, la crosticina, più gradevole ma vi assicuro che se vi mangiate solo quella e scartate il resto, come ho fatto io, non vi guardano bene. E poi è piena di zucchero, ha un sapore stucchevole… insomma non è stata una bella esperienza.

Sarà per il cibo consumato o per la stanchezza accumulata ma da due giorni ho il naso chiuso e al mattino anche la tosse.

Devo ammettere che non vedevo l’ora di tornare a casa!

Questa sera tutto il mio corpo anelava a qualcosa di pulito e semplice.
Sono andata a fare la spesa e ho trovato il daikon fresco

Ve lo ricordate il nostro amico daikon! quello con il nome da supereroe?
In questa stagione, e per tutta la stagione umida e fredda, è fantastico: aiuta a dissolvere gli accumuli di muco, ripulisce dai grassi saturi.
Era l’ideale per la mia situazione.

Per cena mi sono preparata riso integrale condito con shoyu e alga nori e zuppetta di miso al daikon.

Ve la passo, non si sa mai che anche voi vi troviate come me in astinenza di cibo “normale”.


E’ una variante/evoluzione del brodino che trovate qui. In realtà questa è una zuppa di miso, preparazione della cucina dalle innumerevoli proprietà terapeutiche, che merita sicuramente un approfondimento in un prossimo post…

 

  • 2 funghi shitake
  • 20 cm di radice di daikon
  • 8 cm di alga wakame
  • 2 tazze di acqua
  • 2 cucchiaini di miso d’orzo
  • 1 cucchiaino di succo di zenzero
  • 1 cucchiaino di prezzemolo tritato

 

Mettere in ammollo in due tazze separate i funghi e l’alga per una quindicina di minuti.
Tagliare il daikon a metà per la lunghezza e poi a semirondelle piuttosto sottili. Metterlo in pentola con l’acqua poi aggiungere anche i funghi e l’alga tagliati a pezzetti piccoli.
Aggiungere anche le acque di ammollo.
Portare a bollitura e proseguire la cottura per 15/20 minuti a fiamma bassa.
In una ciotolina, far sciogliere il miso in un mestolino del liquido di cottura caldo, e poi aggiungerlo alla zuppa.
Lasciare sobbollire a fiamma bassissima per due minuti (il miso non deve mai bollire) e poi servire condendo con il succo di zenzero e il prezzemolo tritato.

 

Nel frattempo il comitato delle sisters ha deciso a maggioranza che la zuppa di miso al daikon è troppo estrema per i nostri amici di Leguigno, temiamo di scoraggiarli…

Quindi l’occasione per poterla gustare è farsela a casa. Non fatevela scappare!!!

Lorella

 

PS: noi intanto siamo pronte per ripartire! Domani inizia un nuovo corso “I colori dell’autunno” con dodici nuovi compagni di avventure culinarie. E’ tutto pronto: spesa fatta, ricette stampate, manuali e grembiuli immacolati…  Noi siamo impazienti di cominciare!