Biscotti e Satori


Fare i biscotti è un’attività meditativa.
Mescolare gli ingredienti, vedere l’impasto trasformarsi , assaggiare, riflettere sulla consistenza vuol dire essere pienamente presenti in ciò che si sta facendo.

E’ molto semplice fare i biscotti, proprio per questo ogni gesto è indispensabile e decisivo.
Se sei distratto, pensi ad altro, hai fretta o sei nervoso i biscotti non escono bene.

Raccogli l’impasto caotico ma ben amalgamato e la quantità deve essere precisa. Una quantità critica. Troppo abbondante impedisce una cottura croccante, troppo scarsa li fa uscire bruciacchiati.
Disponi sulla teglia i mucchietti e senti che devono essere ben allineati, la confusione e il disordine degli ingredienti di poco prima si trasforma in armonia di struttura.

Pochi minuti di cottura e il profumo di vaniglia e cioccolato invade le narici, un’esperienza sensoriale commovente.

Sono cotti, dorati e invitanti.
Li togli dal forno con senso di gratitudine, ringraziando l’universo per il piccolo miracolo che ti ha permesso di compiere. Velocemente li devi disporre a raffreddare all’aria, e l’aria deve circondarli su tutti i lati, altrimenti appassiscono.

E infine li riponi in una scatola speciale, che possa mantenerne la fragranza.

Quando offri un biscotto fatto con le tue mani a qualcuno, sei consapevole di offrirgli tutta la tua cura, l’attenzione e la gratitudine che hai provato.

Tutto questo passa nel biscotto che l’ospite sta gustando e glielo rende croccante e squisito. Ogni ingrediente lo attraversa con il proprio sapore ben distinto e insieme si fondono in un’esperienza armonica che lo pervade.
L’ospite mastica estasiato il biscotto magico e si sente amato e ben nutrito.
Succede anche quando mangi il tuo biscotto in un momento di beata solitudine. Penetra nel biscotto mentre lo gusti e avrai accesso al satori*.

E’ l’esperienza che sto vivendo, mentre scrivo sto mangiando un biscotto preparato ieri con le amiche del corso “Mangiare senza glutine”.

Questo biscotto è senza uova, senza burro e senza latte.
E anche senza glutine.

Fatto con cereali veri, integrali, autentici.

E’ buonissimo, provatelo.

Lorella

BISCOTTI DI RISO E GRANO SARACENO
(ricetta per 24-25 biscotti)

  • 40 g. di fiocchi di grano saraceno
  • 30 g. di fiocchi di riso integrale
  • 50 g. di farina di riso integrale
  • 30 g. di mandorle non pelate ridotte in farina
  • 10 g. di zucchero integrale dulcita
  • 1 punta di vaniglia in polvere
  • 25 g. di olio di mais
  • 50 g. di sciroppo di mais o di riso
  • 40 g. di acqua
  • 1/2 c. di lievito (cremortartaro+bicarbonato)
  • 15 g. di pinoli
  • 20 g. di cioccolato fondente a piccole scaglie
  • 6 noci sgusciate e spezzettate

 

Unire in una ciotola i fiocchi, la farina, lo zucchero, la vaniglia, i pinoli, il lievito e le mandorle. Mescolare con una frusta arieggiando bene gli ingredienti.
Unire gli ingredienti liquidi, olio, sciroppo di mais e acqua, in un bicchiere capiente e amalgamarli fra loro.
Aggiungere i liquidi ai solidi nella ciotola e mescolare con un cucchiaio di legno. Ottenere un impasto omogeneo aggiungendo anche le noci e le scaglie di cioccolato. Disporre la carta da forno sulla teglia e prelevare un cucchiaino di impasto per volta. Disporre i biscotti sulla teglia in modo regolare, non troppo vicini, schiacciandoli leggermente.
Cuocere in forno caldo a 170° per 12-15 minuti.
Quando sono cotti farli raffreddare su di una griglia.
Appena freddi metterli in una scatola di latta ben chiusa.
Nel caso perdano la croccantezza farli cuocere di nuovo per una decina di minuti a 120°, facendoli poi raffreddare sulla griglia.
Si possono conservare per diversi giorni.

 

* Il satori è il momento dell’illuminazione nel Buddismo Zen. E’ il momento in cui l’intera esperienza personale e cosmica è proiettata in un unico istante. Ciò porta ad un annullarsi cosciente del soggetto, non derivante da una rinuncia al mondo esterno ma dalla partecipazione ad esso tramite l’atto puro.


Commenti (2)

  1. loredana fantini

    mentre leggevo sentivo il profumo e il sapore dei biscotti!!!
    E pensavo a Thich Nath Hanh quando raccontava che faceva durare il suo biscotto più d 40 minuti.
    Dunque essere nel qui e ora quando prepari e quando gusti…
    Grazie vi abbraccio tutte
    ciao lory

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