Caldo e Solanacee


Le persone discorrono di caldo e provano un certo piacere paragonando le varie annate. Meglio non pensarci e adottare il metodo dei popoli orientali.
“Ho caldo ma non ci penso”.
Fin da piccoli nei luoghi più caldi del mondo si impara a non lamentarsi. E’ poco educato segnalare che fa caldo, si vanificano gli sforzi altrui di non pensarci.

Soprattutto chi cucina soffre e si dibatte in dubbi insolubili su come riuscire a cucinare qualcosa senza cuocere e aumentare la temperatura del locale. Esiste l’alternativa crudista. Non oggi però.
Oggi vorrei parlare di melanzane e tutti sanno che crude non si mangiano.

Le melanzane, ortaggio celebrato dalla cucina mediterranea di vari paesi, sono Solanacee.

So che molti sono rimasti del tutto indifferenti di fronte all’affermazione. So anche che lungo molte schiene macrobiotiche sono invece corsi brividi di orrore.

La famiglia delle Solanacee è piuttosto vasta, oltre duemila specie, e molti appartenenti presentano componenti alcaloidi psicoattivi. Sono comprese piante alimentari come pomodori, peperoni, peperoncini, patate.
Piante da cui si ricavano droghe farmaceutiche come tabacco e belladonna.
Piante velenose come la datura, più nota come stramonio.
Piante magiche come la mandragora.

Pianta curiosa questa: detta anche mandragola, godeva di gran fama in tempi antichi. Si sospetta venisse usata a fini licantropici. Secondo la tradizione popolare l’origine della mandragola era piuttosto raccapricciante. Pare che nascesse dallo sperma emesso dagli impiccati in punto di morte.

 

Conoscenze solide miste a leggende sull’uomo-lupo hanno alimentato una certa diffidenza verso queste piante.

E’ vero che contengono le solanine, che sono alcaloidi tossici. Patate verdi e germogliate sono da evitare, come i pomodori verdi e le melanzane poco cotte. Niente di nuovo. Le massaie di tutte le latitudini lo sanno. Queste sostanze vengono prodotte dalle piante per proteggersi, sono pesticidi naturali, allontanano vermi, funghi, insetti. Possono essere molecole molto diverse tra loro ma sono gli effetti che le accumunano: irritanti e corrosivi, simili agli alcali da cui prendono il nome. Per capirci, un esempio di alcali è la soda caustica. Anche gli alcaloidi a dosi massicce possono essere fortemente tossici e mortali.

 

L’apparato digerente di noi europei occidentali caucasici conosce le solanacee da circa 500 anni. Per i tempi evolutivi un’inezia. Prima della scoperta delle Americhe patata, peperone e pomodoro non esistevano. Le melanzane invece pare siano arrivate lungo la via della Seta. In pochi millenni saremo in grado di assumerne solo i talenti positivi, che sono molteplici. Anche ora comunque beneficiamo della grande quantità di antiossidanti, vitamina C, carotenoidi, polifenoli, sali minerali.
L’armonia tossicologica fra uomo e natura è un processo in cui l’esposizione a basse dosi di sostanze potenzialmente tossiche attiva difese e reazioni positive. Vari studi ricercano la conferma di questa interazione virtuosa fra i glicoalcaloidi delle solanacee e il nostro organismo. Come spesso accade in natura, non esiste distinzione precisa fra buono e cattivo. Esiste un’armonia dialettica fra aspetti opposti. Yin e Yang . E l’uomo ne è manifestazione.

 

In estate si possono accogliere a tavola le solanacee con serenità.
Mangiandole si continua l’opera di adattamento genetico.

Ulteriore informazione: si raggiunge la dose mortale di solanine assumendo almeno 4 kg. di melanzane cucinate con la buccia. Se ne mangiate solo 2 kg finirete probabilmente all’ospedale con dolori addominali, problemi gastrointestinali, vomito, vertigini e mal di testa.
Nel caso, sento di dirvi che avrete problemi maggiori con la compulsione che con le melanzane.

 

Occhio però alle patate verdi, vecchie e molto germogliate. La dose letale è meno di mezzo chilo. Per un bambino piccolo ne potrebbe bastare una sola.
Se sono sane e cotte appropriatamente fino a 40 kg siete tranquilli.

 


Al prossimo post, cucineremo le melanzane.

Lorella

 

 


Commenti (2)

  1. MINEO LUCIA ISABELLA

    HO LETTO BENE? I POMODORI VERDI SONO TOSSICI?

    ATTENDO RISPOSTA. GRAZIE

  2. Lorella

    Buongiorno. Sì, hai letto bene. I pomodori è bene mangiarli ben maturi nella loro stagione. Ovviamente tutto dipende dalle dosi, non ci sono conseguenze se ti è capitato di mangiare qualche pomodoro verde, ma farlo per abitudine sarebbe da evitare.

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