Teatro Cucina con BONBON


Scegliere con consapevolezza il cibo. Conoscere gli ingredienti, comprenderne la qualità, sapere che origine hanno.

A questo vorremmo portare le persone con il nostro lavoro. Da questo intento è nato Bonbon. Sabato scorso è stato messo in scena per la prima volta a L’Altro Teatro di Cadelbosco Sopra. Serata per noi carica di emozione, per la quale ringraziamo il sindaco di Cadelbosco Tania Tellini e l’Arci di Reggio Emilia.

Riporto la recensione di www.24emilia.com . Non saprei descriverlo meglio.

 

Con “Bonbon” in scena il teatro-cucina di Disanapianta

La storia di Bonbon, dolcetto sincero e sostenibile, è la struttura drammaturgica messa in scena dall’associazione Disanapianta sabato scorso all’Altro Teatro di Cadelbosco dove, dinanzi a una platea dapprima affascinata e infine entusiasta, ha preso vita un nuovo genere di narrazione scenica che si può riassumere nel concetto di Teatro Cucina.
platea Altro Teatro Bonbon

Accompagnato dai ricami orientaleggianti di Mirco Ghirardini al clarinetto e alle campane tibetane, lo spettacolo conduce lo spettatore lungo un sentiero che parte dalla definizione di ciò che è il cibo naturale nelle tradizioni dei popoli e nella storia, dunque autentico e “sincero”, attraverso la nascita dalla fonte naturale, il percorso nel raccolto e nella distribuzione, e mediante l’incontro con l’ingegno umano laddove ne sappia trasformare le potenzialità benefiche per la salute e per l’ambiente che lo circonda.

Gli ingredienti entrano in scena uno alla volta, ma lo show cooking è distante nella forma e nelle pratiche dalle esibizioni che sempre più spesso si vedono in tivù. La scena è scarna, i movimenti sono sapienti, la relazione con il cibo è essenziale e persino spirituale.
foto di gruppo con Mirco Bonbon

La degustazione è vissuta come piena esperienza di consapevolezza. Bonbon termina il suo viaggio nelle mani degli spettatori, il pubblico è accompagnato in una pratica di meditazione che amalgama sapore e sapere, lo spettacolo si chiude nell’incanto stilistico che ci restituisce il senso del cibarci.
Lentezza, conoscenza, consapevolezza: anni luce lontani dallo stress del fast food e dalle mode, si gode un ritorno alla natura profonda del nutrimento, un messaggio di amore verso la vita e, in fondo, verso se stessi.