Quest’anno ancora il clima natalizio non ci aveva preso… sarà che Lorella è rientrata da poco dalla Cina, e che si è sono ritrovata catapultata nel corso sul Pesce Azzurro dello scorso we, sarà che abiamo pensato al solstizio (e agli amici Maya con la loro profezia) più che al Natale, sarà che non abbiamo mai avuto molta passione per i preparativi prenatalizi… ma ancora ne eravamo rimaste quasi immuni.

(Quasi perchè un accenno di Natale l’abbiamo avuto al corso del pesce dove abbiamo servito, come dolce dei piccoli panettoni autoprodotti).

Fino ad oggi…

Gli impegni da calendario sono finiti; la scuola è terminata per le vacanze; il solstizio ci ha salutato (e averlo trascorso in una piccola festa tra amici, nella nostra sede, con tanti bambini e altrettanti cani ha alleggerito la tensione) e noi abbiamo salutato lui con una meditazione ad hoc.

Ora possiamo ascoltare quella robusta e incalzante onda di atmosfera nataliza che preme…

La Lu (nostra mamma) vuole un aiuto per montare le lucine fuori e ci incalza con idee circa i premi della tombolata natalizia.
Angelica (figlia o nipote a seconda dei casi) vuole compagnia e consigli per dei regalini che deve fare.
Nostro papà stamattina è arrivato con un regalo ingombrantissimo per i bambini, un vecchio biliardino da bar che piacerà di sicuro anche ai bambini grandi e che dovrà trovare una collocazione da qualche parte… e si prospetta, a breve, una consegna di legna per accendere il camino il giorno di Natale
Due giorni fa abbiamo pure fatto i cappelletti di seitan da mangiare per il pranzo di Natale!

Se il flusso è questo, ora è proprio tempo di immergersi e farsi portare.

Quindi siamo pronte per salutarvi e farvi i nostri più “succosi” auguri di un Santo Natale sereno e gioioso,
ci risentiamo tra qualche giorno con le novità della prossima stagione,
prima però vi proponiamo una ricetta che per un Natale alternativo è perfetta!!

Un abbraccio colmo d’affetto,
Silvia, Francesca e Lorella

Gnocchi di spinaci e ricotta con grano saraceno (ricetta per 4 persone)

Dedicata a tutti gli audaci/fortunati/spregiudicati che si azzardano ad abbandonare i cappelletti (e chi è emiliano sa che è una proposta che rasenta l’eretico!!) e che vogliono mescolare una ricetta tradizionale con un pizzico di alternativo (la farina di grano saraceno conferisce a questi gnocchi un sapore particolarmente ricco e pieno e il cucinarli con il timo al posto della classica noce moscata li rinnova ulteriormente).

• 500 g. spinaci puliti cotti e e tritati (1 tazza)
• 300 g. ricotta pressata (1 tazza)
• 120 g. farina di grano saraceno (1/3 di tazza)
• 1 scalogno
• 1 tuorlo d’uovo
• 1 c. foglioline di timo fresco (facoltativo)
• 50 ml. olio EVO
• 100 g. parmigiano reggiano grattugiato
• sale
• pepe

Lavare e asciugare bene le foglie di spinaci, poi tagliarli grossolanamente in modo che risultino meno ingombranti.
Tritare finemente lo scalogno e farlo appassire in una larga padella con poco olio, dopo 5 minuti aggiungere tutti gli spinaci, salare leggermente e coprire con il coperchio.
Far cuocere per 4/5 minuti, poi togliere il coperchio, mescolare e far asciugare bene a fuoco vivace. Gli spinaci devono risultare asciutti.
Trasferirli su un tagliere e tritarli a coltello. Se si forma del liquido eliminarlo.
Aspettare che siano quasi freddi e poi trasferirli in una ciotola con la ricotta, il tuorlo e la farina.
Mescolare con un cucchiaio di legno brevemente e delicatamente, e aggiustare di sale e pepe.
Deve risultare un impasto compatto.
Cospargere di farina un tagliere di legno e formare dei rotolini del diametro di circa 2 cm, poi ricavare dai rotolini degli gnocchi lunghi circa 2 cm. Disporli su un vassoio infarinato.
Accendere il forno a 250°.
Nel frattempo facciamo bollire abbondante acqua salata; quando bolle immergere gli gnocchi pochi per volta e  appena risalgono in superficie, scolarli con la schiumarola.
Disporli direttamente in una pirofila da forno già unta, condirli con l’olio, cospargerli con il timo e infine con il parmigiano.
Farli gratinare in forno caldo a 250° per 5 minuti e servire.

Nota: si prestano ad essere conditi anche con altri sughi, se la fantasia vi stuzzica…